TUTTO mercato WEB
Cruz: "Bologna, ci vuole tempo. Italiano coraggioso, Castro è cresciuto tantissimo"
"Lo volete capire che c'è bisogno di tempo, è tutto un processo di esperienza e maturità che deve essere completato?". Parla così a La Gazzetta dello Sport Julio Ricardo Cruz, ex attaccante del Bologna, prima della sfida della squadra di Vincenzo Italiano contro l'Aston Villa: "Non è una cosa facile gestire la doppia competizione".
Il Bologna perde poco, ma ne ha vinta solo una.
"Ci sono giocatori non abituati non solo alla doppia competizione, che diverranno tre appena riprende la Coppa Italia, ma molti la Champions League non l’hanno proprio vissuta sul campo. È quindi una prima volta per tutto e abituarsi, anche mentalmente, non è cosa semplice. Poi è chiaro, l’anno scorso c’erano Zirkzee e Calafiori e non è facile sostituirli: serve tempo, per trovare le linee giuste, di gestione soprattutto".
Italiano però se ne intende di triplo impegno.
"Appunto. Ma non dimentichiamo due cose: la prima, è nuovo nell’ambiente Bologna ed ha avuto coraggio nel prendersi la squadra dopo Motta, segno di grande responsabilità; la seconda: deve conoscere e farsi conoscere, seguire, dai giocatori. Vero che sono passati già alcuni mesi ma uso sempre lo stesso termine: è un processo conoscitivo per tutti e fra tutti".
Castro contro Dibu Martinez. Per chi tifa?
"Io tifo Bologna, sempre. Quindi per Castro: ha carattere, sa fare la lotta, calcistica ovviamente, sa dialogare e vedere la porta. Ha fatto tre gol di cui due bellissimi, quello a Monza mi pare sia stato eccezionale. Per l’età che ha l’ho visto cresciuto tantissimo. Ecco, considerando che lui era arrivato a gennaio, e la società è stata brava a portarlo prima in Italia per farlo ambientare, il suo processo è stato veloce. Stessa cosa hanno fatto con Benjamin Dominguez: ha
numeri, ma deve crescere…".
Il Bologna perde poco, ma ne ha vinta solo una.
"Ci sono giocatori non abituati non solo alla doppia competizione, che diverranno tre appena riprende la Coppa Italia, ma molti la Champions League non l’hanno proprio vissuta sul campo. È quindi una prima volta per tutto e abituarsi, anche mentalmente, non è cosa semplice. Poi è chiaro, l’anno scorso c’erano Zirkzee e Calafiori e non è facile sostituirli: serve tempo, per trovare le linee giuste, di gestione soprattutto".
Italiano però se ne intende di triplo impegno.
"Appunto. Ma non dimentichiamo due cose: la prima, è nuovo nell’ambiente Bologna ed ha avuto coraggio nel prendersi la squadra dopo Motta, segno di grande responsabilità; la seconda: deve conoscere e farsi conoscere, seguire, dai giocatori. Vero che sono passati già alcuni mesi ma uso sempre lo stesso termine: è un processo conoscitivo per tutti e fra tutti".
Castro contro Dibu Martinez. Per chi tifa?
"Io tifo Bologna, sempre. Quindi per Castro: ha carattere, sa fare la lotta, calcistica ovviamente, sa dialogare e vedere la porta. Ha fatto tre gol di cui due bellissimi, quello a Monza mi pare sia stato eccezionale. Per l’età che ha l’ho visto cresciuto tantissimo. Ecco, considerando che lui era arrivato a gennaio, e la società è stata brava a portarlo prima in Italia per farlo ambientare, il suo processo è stato veloce. Stessa cosa hanno fatto con Benjamin Dominguez: ha
numeri, ma deve crescere…".
Altre notizie
Ultime dai canali
serie cVicenza, Della Latta: "Vittoria serviva per morale. Col Lume battuta d'arresto tecnica"
milanCompagnoni: "Dall'anno dello Scudetto in poi Leao non è cresciuto più, anzi, è andato regredendo"
milanLIVE MN - Verso Milan-Club Brugge: Theo e Leao tornano titolari, attesi a San Siro 55 mila spettatori
romaL’Europa, da giardino di casa ad altro problema da gestire
cagliariTGR - Di Monte: "La classifica ha tutto un altro aspetto, ma la strada è ancora lunga"
genoaGenoa, auguri al difensore rossoblu Johan Vasquez
interCassano contro Biasin: "Il paragone fra questa Inter e il Barça di Guardiola mi fa schifo"
napoliSantacroce incorona Buongiorno: “E’ più forte di Bastoni e Calafiori!”
Primo piano