De Silvestri: “Con Italiano faremo il salto di qualità. Skorupski e Orsolini due leader”
Oggi è iniziato ufficialmente il ritiro di Valles e il primo a presentarsi in conferenza stampa è Lorenzo De Silvestri. Ecco le sue parole: "Sono molto contento di cominciare la mia quinta stagione con il Bologna, squadra in cui ho militato più di tutte le altre e orgoglioso di questo per il legame che mi lega alla città. Mi provoca sensazioni di felicità e voglia di lavorare: la scorsa stagione ci ha dato un senso di unione e può essere un punto di partenza. Ci saranno cambiamenti e adattamenti: è il mondo del calcio. Mi rassicura il lavoro fatto negli ultimi anni dalla società, chi arriva a Bologna sa già dove arriva e come si deve comportare. La Champions porta dei cambiamenti ma un calciatore si deve adattare, saranno cambiamenti positivi. Il Bologna è entrato in Europa dalla porta principale e questo può solo portare buone novità. Le 100 presenze con la maglia del Bologna? Sono un sogno e un obiettivo: mi da la carica per allenarmi e essere un esempio. La Champions non può essere un peso: è motivazione. Ti fa allenare con voglia. È un orgoglio, ci stiamo preparando al massimo. La stagione dello scorso anno è ripetibile? Era difficile già l'anno scorso, e ci siamo riusciti. Ovviamente è un crescendo e per tenere questo ritmo ci sarà bisogno di tutti ma sono fiducioso nel fatto che siamo un gruppo composto sia da giovani che da esperti, tutti con grande fame di vincere. I leader dello spogliatoio? Non sono uno che ama parlare dei singoli, ma Skorupski e Orsolini sono importanti nello spogliatoio. Anche i nuovi arrivati lo scorso anno sono subito diventati uomini squadra. Le differenze tra Thiago Motta e Vincenzo Italiano? Per dirlo è ancora troppo presto, il mister sta esprimendo i propri concetti e noi li stiamo apprendendo. Di certo la sua esperienza e il lavoro ci porteranno ad abituarci a giocare ogni tre giorni. Mi hanno colpito molto la sua voglia e la sua intensità, così come le sue tattiche e la partenza da dietro. Con lui faremo il salto di qualità. Se sono pronto per allenarti con Matts Hummels? Sì certo, così posso migliorare il mio tedesco? (ride) Hummels è un grandissimo calciatore, posso solo dire questo. Cosa ho detto ai nuovi arrivati e come si gestisce l'impegno Champions?Ai nuovi ho detto: we are one. Che è il nostro motto. Noi siamo una famiglia e questo fa la differenza ed i nuovi ragazzi lo capiranno. In Champions sono i campioni a fare la differenza ma non solo, anche la mentalità. E noi saremo preparati ad affrontare chiunque ed ovunque, in qualunque stadio d'Europa. I giocatori tecnicamente forti li puoi trovare anche nelle categorie inferiori, lì è la mentalità che fa la differenza. Mentalità che dovrà aiutarci a gestire l'impeto di giocare ogni tre giorni. In Champions League ho ricordi bellissimi ma anche amari, sia con Lazio che Fiorentina. Notti bellissime. Qui da noi è stato fatto un lavoro importante che bisogna continuare con i nostri giovani che sono più maturi dell'età che hanno. Sono tutti pronti a livello mentale e sono dei grandi professionisti. A proposito di mentalità, cosa ti aiuta a trovare nuove motivazioni ogni anno? Italiano ti ha parlato prima di entrare nel gruppo. Cosa vi siete detti? Faccio un grande lavoro mentale su me stesso: mi aiuta a tutto tondo, e mi porta a crearmi obiettivi. Con il mister ci ho parlato, parliamo tutti i giorni anche sulle disposizioni tattiche. Cerca il confronto, è un feedback importante per noi e per lui".
Fonte Bologna Sport News