Venezia, Di Francesco in conferenza: "L'ingresso di Pavoletti ci ha messo in difficoltà, gara che valeva doppio"
Mister Di Francesco ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria del Venezia contro il Cagliari. Queste le sua perole.
La sua lettiura della partita? Ha temuto la beffa?
"Più che vedere nero, vedevo Pavoletti, mi aveva già fatto doppietta l'anno scorso. Non abbiamo grande struttura ed il suo ingresso ci ha messi in difficoltà. E' stata una partita equilibrata nel primo tempo, nel secondo abbiamo alzato il livello per 20-25 minuti creando tante opportunità, con un gol annullato per questioni di centimetri. Sapevo che avremmo sofferto per la nostra mancanza di fisicità. Abbiamo vinto la partita per la capacità di andare a cercare il secondo gol. Meritiamo non dico questa vittoria, ma per le altre che ci sono sfuggite".
Siete a 2 punti dalla salvezza.
"Non l'ho detto prima della gara per non caricare troppo questa sfida. Il fatto di averla portata a casa deve fare grande piacere, questa gara vale doppio. E' stato importante anche Stankovic".
E' l'inizio di un nuovo campionato?
"Devo dire che questa squadra ha una identità forte, questa squadra comincia ad avere equilibrio, meno alti e bassi. La squadra è cresciuta in consapevolezza, siamo maggiormente consistenti in quello che andiamo a fare. Ci godiamo questa vittoria pensando già alla prossima".
Come aveva pensato di affrontare il Cagliari?
"Avevo alternato una pressione alta e una bassa, chi è stato attento avrà visto che abbiamo fatto un primo temo non dico di attesa, ma di equilibrio, di attenzione. La cosa più importante è stata però quella di mantenere sempre la gara corta".
Cos'ha pensato sull'ultimo calcio d'angolo per gli avversari?
"Da quando è entrato Pavoletti, ho ripensato all'anno scorso. Non ho pensato ad altro che al fatto che meritassimo i tre punti, cercando di non pensare ad altre cose. Oggi ci è andata un po' meglio? Ben venga, chi ci ha sempre visto, sa che partite abbiamo fatto le altre volte".
Oristanio si è confermato giocatore vero. Ha scritto a Spalletti?
"Di solito mi scrive lui e mi chiede di alcuni giocatori. Però credo che sia italiano, giovane, con grandi prospettive. A Cagliari giocava spezzoni di partite, ora ha grande continuità. Subentrava spesso. Ha maggiore consapevolezza, è un ragazzo particolare che va trattato con i guanti bianchi e con attenzione anche quando gli si comunica qualcosa. Però non deve abbassare la guardia: quando pensi di essere diventato bravo, è lì che incappi negli errori che fanno tanti giovani. Vi assicuro che è cresciuto tantissimo da quando è arrivato".
Sulla difesa?
"La linea difensiva mi ha soddisfatto, in alcuni momenti avrei voluto che fossero stati più alti, perché ne hanno la capacità".