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Juve Stabia, Pagliuca: "Contro il Bari dobbiamo trasformare la rabbia calcistica in forza"
Vigilia di gara per la Juve Stabia, che domani riceverà la visita del Bari, in occasione della 25ª giornata del campionato di Serie B: appuntamento al 'Menti' alle ore 17:15. Del match, come si legge su mn24.it, ha così parlato mister Guido Pagliuca, che domani non sarà però in panchina per squalifica: "La società ha fatto un mercato importante e ha una propria organizzazione. Quella di domani è per noi una partita essenziale, dobbiamo canalizzare la rabbia con l'atteggiamento giusto e la serenità di una squadra consapevole ma umile: ci prepariamo coscienti delle difficoltà, ma anche di chi siamo e di cosa possiamo fare. Abbiamo capito che serve cuore, sacrificio, voglia di stare sul pezzo. Domani affronteremo una squadra con necessità diverse dalle nostre e c'è bisogno del nostro pubblico, non solo della Curva Sud, ma di tutta la piazza: poi noi dobbiamo dare il massimo, con l'atteggiamento che trascina".
A proposito del match: "Il Bari gioca un bel calcio, ha una propria identità. Ma non fatemi parlare dell'arbitraggio, dopo la scorsa gara ho visto il dispiacere negli occhi dei miei ragazzi, ma come ho detto abbiamo cercato di trasformare la cattiveria calcistica in forza. Dobbiamo avere quel morso sul metro che ti fa arrivare prima sulla palla, quel centimetro prima sul contrasto o al cross".
Andando quindi alla rosa: "Andreoni e Fortini sono rientrati giovedì, vedremo se li porteremo con noi in panchina. Gli ultimi arrivati arrivano dalla C, ma hanno fatto minutaggio: l'importante è che tutti incamerino i nostri principi e le attitudini per essere utili. In queste ultime quattordici gare dobbiamo migliorare l'ambizione individuale di ogni calciatore, abbiamo margini di crescita personale e di conseguenza anche collettivi: il nostro percorso deve essere di crescita".
A proposito del match: "Il Bari gioca un bel calcio, ha una propria identità. Ma non fatemi parlare dell'arbitraggio, dopo la scorsa gara ho visto il dispiacere negli occhi dei miei ragazzi, ma come ho detto abbiamo cercato di trasformare la cattiveria calcistica in forza. Dobbiamo avere quel morso sul metro che ti fa arrivare prima sulla palla, quel centimetro prima sul contrasto o al cross".
Andando quindi alla rosa: "Andreoni e Fortini sono rientrati giovedì, vedremo se li porteremo con noi in panchina. Gli ultimi arrivati arrivano dalla C, ma hanno fatto minutaggio: l'importante è che tutti incamerino i nostri principi e le attitudini per essere utili. In queste ultime quattordici gare dobbiamo migliorare l'ambizione individuale di ogni calciatore, abbiamo margini di crescita personale e di conseguenza anche collettivi: il nostro percorso deve essere di crescita".
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