Bari, la superiorità numerica (non) è un vantaggio
Ogni tifoso di calcio spera che la squadra avversaria rimanga uno in meno per poter sfruttare la superiorità. Nella stragrande maggioranza dei casi chi è in vantaggio di un uomo conduce la partita e viene facilitato nel portare a casa il risultato. I tifosi del Bari, invece, vivono un paradosso: il Bari in superiorità numerica non vince mai (o quasi)!
In questa stagione i biancorossi si sono trovati 5 volte in superiorità numerica, vincendo però una sola partita. Andando a sviscerare meglio i dati, il paradosso è ancora più evidente. L’unica partita vinta tra le cinque (2-0 sul Mantova) ha visto il Bari giocare uno in più per solo 10 minuti più recupero, mentre le altre partite, tutte pareggiate, raccontano di una superiorità ottenuta nei primi tempi (contro la Sampdoria addirittura dopo 14 minuti).
Le spiegazioni sono difficili da dare… Un’attenuante potrebbe essere data dal fatto che le squadre in inferiorità numerica si chiudono con un blocco basso e sia più difficile perforarle ma è anche vero che consumano più energie e potrebbero essere colpite una volta esaurite le forze. Sicuramente, pur in una situazione completamente inusuale, il dato si rende coerente con una costante della stagione del Bari: la sterilità offensiva. Il Bari fa fatica a far gol e l’inconcludenza dei giocatori offensivi non viene colmata nemmeno dall’uomo in più. Il Mister ha spesso ripetuto che la B è un campionato nel quale, da una parte, la preparazione tattica è molto elevata e anche in situazioni di emergenza le squadre sanno cosa fare, dall’altra, le qualità dei singoli non sono allo stesso livello e quindi la giocata che risolve la partita risulta più rara. A questo punto, non resta che sperare nella qualità dei nuovi innesti. Uno come Pereiro, ad esempio, potrebbe avere giocate tali da poter sbrogliare anche le situazioni più intricate.