Bedin (pres.serie B): "Ci sono tre squadre che corrono più di altre. La B Channel? Un'opportunità"
Intervenuto ai microfoni della Radio Sportiva, il nuovo presidente della serie B, Paolo Bedin, ha toccato diversi temi. Ecco le sue parole, riprese da Tuttomercatoweb.
Sul campionato: "La B ha sempre mantenuto le sue caratteristiche di imprevedibilità, di campionato molto combattuto anche di sorprese dal punto di vista tecnico. Io ho avuto il privilegio e la fortuna di viverla per nove anni nel ruolo di Direttore Generale all’epoca della presidenza Andrea Abodi, attuale Ministro, e oggi ha mantenuto le stesse caratteristiche: grandi squadre, grandi piazze, un mix straordinario tra giocatori di esperienza e giovani talenti che si affacciano al professionismo e poi magari al salto nella grande categoria superiore. Poi il merito sportivo emerge sempre e quindi, in questo momento, abbiamo tre squadre che stanno dimostrando di avere un passo decisamente diverso alle altre 17. Se lo manterranno o lo incrementeranno, evidentemente, il merito sportivo, com’è giusto che sia, perché deve essere il primo principio che guida tutti i campionati, le porterà alla categoria superiore”.
Sul progetto del nuovo canale della serie cadetta, la B Channel, ha detto: "Fa parte della governance precedente. È una novità nel panorama nazionale calcistico. Si affianca a un licenziatario importante come DAZN, è su una piattaforma altrettanto importante ed emergente come Amazon Prime e permette di avere un bouquet più ampio per i nostri tifosi e i nostri abbonati. Quindi, è chiaro che è un nuovo strumento messo a disposizione dei tifosi per accedere alle partite della nostra categoria. Lo studieremo, lo supporteremo, ma saremo impegnati anche nel cercare di allargare ulteriormente la visibilità del nostro campionato: c’è un tema evidentemente di ricavi che è molto sensibile per le nostre società e quindi il lavoro da fare è tanto. Riteniamo e siamo convinti che il prodotto “Serie B” possa avere ancora più enfasi e più visibilità e lavoreremo ogni giorno per valorizzarlo ulteriormente”.
Sugli impianti di B: "“Avendo avuto l’opportunità e il privilegio di ricoprire diversi ruoli all’interno della European League, che è l’Associazione delle Leghe europee, ho potuto vedere cosa hanno fatto gli altri paesi e le altre leghe. Quindi, sarà responsabilità mia, ma soprattutto della Serie A, della Federazione e di tutte le componenti quella di stimolare ulteriormente una progettualità di riqualificazione dei nostri impianti sportivi per due motivi sostanziali. Uno di natura sociale: parliamo di uno dei paesi più industrializzati del mondo, quindi i nostri tifosi meritano contenitori moderni e diversi rispetto agli attuali nei quali assistere al loro sport preferito che è il calcio; il secondo motivo è di carattere economico: il nostro è un sistema in perdita, lo è da sempre. Noi dobbiamo poter incrementare le voci di ricavo anche attraverso quello che gli inglesi chiamano il ‘matchday’, cioè i ricavi da stadio. Quindi, stadi moderni per i tifosi e stadi moderni che possano generare più ricavi per i club”.