Chi sale e chi scende - SuperNova(kovich), Benali dominante. Radunovic fa e disfa, male Simic
Potevamo ritrovarci qui a festeggiare il ritorno alla vittoria del Bari, dopo un mesetto abbondante di pareggi. Ed invece, al triplice fischio di Sacchi, il segno ics aleggia nuovamente sul San Nicola. In pochi minuti, la Reggiana ha recuperato le due reti biancorosse, che a 16 minuti dal termine sembravano più che sufficienti per portare a casa i tre punti. Così non è stato. Vediamo quindi i top e flop del pomeriggio.
CHI SALE - Ahmad Benali ha giganteggiato sul prato dell'Astronave. Polmone pulsante del centrocampo, il libico ha trovato la meritata via del gol, in cui non è tanto l'appoggio a porta vuota a fare piacere, quanto il recupero su Girma che porta al filtrante per Novakovich, che poi appoggia a rimorchio per l'ex Crotone per il vantaggio dei Galletti. A tal proposito, l'ingresso in campo del centravanti statunitense ha ridato linfa ad un opaco reparto offensivo. Non solo l'assist per il primo gol, ma anche la zampata icardiana con cui, sul cross di Sibilli, ha raddoppiato il risultato. Bene anche nel legare il gioco, offrendo riferimento costante grazie al suo fisico possente. Dopo che aveva iniziato dalla panchina le ultime gare causa problemi fisici, oggi Oliveri è tornato a presiedere la fascia destra. Forse ha mostrato poca pulizia tecnica, ma tanta corsa e tanti suoi spunti hanno dato filo da torcere alla difesa emiliana, anche dopo il pari di Gondo.
CHI SCENDE - Fino all'80esimo, neanche una conclusione potente come quella di Portanova in chiusura di primo tempo aveva scalfito Boris Radunovic, saracinesca oggi come nelle precedenti partite. Poi, la frittata con cui ha regalato palla agli avversari, travolgendo poi Vergara e provocando un rigore intuito, ma non sventato. Una duplice e grave macchia sulla sua prestazione. Non bene neanche Simic, il cui subentro non ha dato sicurezza e rapidità alla catena mancina, così come Dorval, meno rapido ed incisivo rispetto alle ultime uscite. Continua il periodo no per Lasagna, anche oggi poco pericoloso là davanti e a tratti avulso dalla manovra. La sostituzione all'intervallo è sintomatica delle difficoltà avute contro la retroguardia reggiana.