Bari, l’attacco non punge ma la difesa è granitica. Radunovic convince
Continua a tenere banco in casa Bari la questione relativa ai numeri offensivi. Troppo pochi i gol messi a segno fin qui di Lasagna e compagni che, anche nella gara di ieri sera con la Carrarese, hanno commesso i soliti errori nella fase di definizione. Tuttavia, se il reparto d’attacco resta in affanno, quello difensivo si sta consolidando sempre più come una certezza.
Dopo i 5 gol incassati nelle prime 2 giornate – in cui la squadra stava ancora cercando i propri assetti, integrando anche Valerio Mantovani – i numeri hanno poi iniziato a sorridere: appena 4 gol nelle ultime 9 partite. Andandoli a valutare questi gol si noterà come uno è stato subito contro una vera e propria corazzata del gol (il Sassuolo), uno con un rigore piuttosto discutibile (con il Cosenza), uno piuttosto sfortunato con deviazione (con la Cremonese) e uno sanguinoso (con il Catanzaro). Sono dati veramente importanti che riescono a tenere il Bari a galla, nonostante le lune storte dell’intero reparto offensivo.
Si è inserito da subito molto bene Mantovani che è riuscito a far salire di rendimento l’intero reparto. È però da segnalare soprattutto la grande crescita di Boris Radunovic che, dopo qualche piccola sbavatura nelle prime giornate, ha preso sempre più confidenza con la nuova maglia e i nuovi compagni di squadra. Anche ieri sera ha calato un paio di parate davvero impressionanti che si aggiungono a quelle importanti già fatte con Cremonese e Spezia.
In attesa che l’attacco si stappi, il Bari si aggrappa alla sua difesa e al suo portiere. D’altronde si sa che in un campionato lungo e difficile come la Serie B, la solidità difensiva è il primo obiettivo da conseguire.