Bari, che ingorgo a centrocampo! Le gerarchie sembrano definite, anche se...
Il centrocampo del Bari vive una fase di definizione delle gerarchie. Se agli inizi reputavamo come concreta la possibilità di vedere spesso alternati gli interpreti, almeno dal primo minuto, le ultime scelte di Moreno Longo (supportate dai numeri e dalle prestazioni) mostrano in realtà che la coppia Benali-Maita è assolutamente inscalfibile. Il libico è il cuore pulsante della squadra biancorossa, l'uomo dedito all'interdizione e all'impostazione, con anche sprazzi di inserimenti; il secondo interpreta differentemente, ma in modo ugualmente efficace, i compiti del compagno, aggiungendovi centimetri e solidità.
Domenica prossima, contro il Cittadella, l'ex City è come noto squalificato. Logica vuole, oltre che voci di formazione che si rincorrono, che a farne le veci sia Raffaele Maiello, vero desaparecido di questo inizio di campionato. Sembrava potesse dire la sua in modo più determinante, ma i problemini fisici di cui è stato vittima e il rendimento dei suoi compagni ne hanno limitato lo spazio. Tra qualche giorno, avrà la sua occasione, e sperando ovviamente che non faccia rimpiangere l'assenza di Ahmad, la sensazione però è di un "declassamento" che sembra potersi trascinare nelle prossime giornate.
In questo focus su un centrocampo mai così variopinto, trova spazio anche Nunzio Lella. Un inizio scoppiettante per il figliol prodigo, con il gol contro il Mantova che sembrava preludio di una titolarità ovvia. Dopo solo qualche partita dall'estasi del San Nicola, un colpo "proibito" contro il Cosenza è stato punito con l'espulsione, che gli ha impedito di giocare le successive due giornate. Dal ritorno in campo contro lo Spezia, da titolare per 90 minuti, poi si è visto progressivamente ridurre il suo minutaggio ed anche il tenore delle prestazioni non è stato pienamente convincente. Sicuramente continuerà a dare una mano alla squadra, visita una fisicità unica ed un senso della posizione invidiabile, ma l'immediata impressione è che potrebbe farlo più da subentrante che non dall'inizio.
Quanto enunciato qui sopra ovviamente è una valutazione fatta in merito alle indicazioni del campo, consci che per Longo la parola meritocrazia è chiave di lettura di questa squadra. Prossimi al momento clou della stagione, è bene però appoggiarsi a delle certezze che, al momento, appaiono lampanti, senza escludere a priori possibili cambiamenti.