Favilli corre veloce. Intuizione a sorpresa, talento vero. L'obiettivo stagionale e quel corteggiamento convinto di Magalini

C'è un Favilli in più nelll'arco di frecce a disposizione di mister Longo. La prestazione contro il Frosinone è stata in effetti rivelatoria: prima una bordata spacca-porta, poi un gioiello in acrobazia annullato dall'arbitro. Il modo migliore per presentarsi ai tifosi: Favilli, del resto, ha sempre avuto qualità non banali e, in carriera, ha frequentato latitudini anche più alte della B. La storia è nota: un percorso discontinuo, qualche infortunio di troppo, la giusta fiducia mai trovata. E così proprio l'ariete è diventato una delle intuizioni a sorpresa del duo Magalini-Di Cesare, vogliosi di rilanciare un talento che sembrava ormai fuori dai radar del grande calcio.

"Io a 21 anni sono stato pagato tanto dal Genoa e non ero pronto. Oggi sono un giocatore diverso, con una mentalità diversa", ha confidato - ieri - nella conferenza stampa che lo ha visto protagonista assieme all'altro neo acquisto Tripaldelli.

L'obiettivo doppia cifra già tracciato, una certa sfrontatezza, soprattutto idee chiare: "Bari è l’unica squadra con cui ho parlato, perché il direttore Magalini mi voleva portare già a Catanzaro un anno fa. La sua stima parte da là. Sapevamo che la trattativa, se si fosse chiusa, si sarebbe chiusa negli ultimi giorni. Chiunque vorrebbe giocare e Bari. Questa è una piazza a cui la Serie B va stretta". Una fame di salto dunque condivisa: certo è che Favilli e il Bari, da adesso, vogliono correre veloce.