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Pissardo: "A Bari mi trovo bene, la Serie B è cortissima. Quando non giochi..."
Oggi alle 19:30In Primo Piano
di Piervito Perta
per Tuttobari.com

Pissardo: "A Bari mi trovo bene, la Serie B è cortissima. Quando non giochi..."

A 'Il bianco e il rosso TB Sport', in diretta su RadioBari, Marco Pissardo ha rilasciato alcune dichiarazioni. Innanzitutto si dice contento dell'ambiente che si respira, soprattutto lato tifosi, e del rinnovo recentemente firmato: "Quest'anno siamo ancora di più un ottimo gruppo. Vedo più positività in tutto l'ambiente, tra noi e i tifosi. C'è più affluenza e partecipazione. Abbiamo più fiducia nel cercare la giocata. Tutto questo porta sensazioni positive. Sono contento dell'affetto dei tifosi e li ringrazio. Sono contento del rinnovo e spero di usare entrambi gli anni che mi restano. Sapevo che Bari fosse una grande città, ma non l'avevo mai vista. Ci avevo giocato a Monopoli ma non uscivo molto in quel periodo. Mi trovo molto bene, le persone sono calorose".

Sull'esordio da titolare lo scorso anno, rivela: "È stato strano. Il mister mi aveva comunicato il mercoledì che avrei giocato contro il Como. C'era tanta incoscienza. Capivo ma tante altre emozioni prendevano il sopravvento. E stata un'emozione incredibile, culminata con il rigore parato contro la Ternana".

Interessante la riflessione sul ruolo del portiere oggi: "Il troppo non va mai bene. Il portiere moderno deve dosare bene i piedi, in una misura attenta. Il Mantova ha preso gol su un errore che però un allenatore che vuole fare quel gioco deve considerare. Il portiere sbaglia come un giocatore normale. Solo che stando a un metro dalla porta, capita di subire gol".

Nonostante sia solo il secondo anno in cadetteria, su essa ha le idee chiare: "Ho capito che nessuna è favorita, sulla carta magari qualcuno c'è. La classifica è cortissima. A volte sei dodicesimo a due punti dei playoff, le prime due magari si staccano. Lo scorso anno potevamo a due giornate dalla fine salvarci matematicamente e ci siamo trovati a lottare fino alla fine. Bisogna avere equilibrio nei giudizi, senza fretta".

Infine, un pensiero sul cosa si prova nell'essere riserva"Quando non giochi, c'è una delusione sportiva. Però riconosci che c'è davanti a te un giocatore altrettanto valido, quindi si è contenti quando gioca e lo si incita a fare bene".