
Dea, il bivio decisivo: Champions a portata, ma Retegui fa tremare Gasperini
Se c’è una certezza per l'Atalanta, questa è la necessità di non fallire l’appuntamento di questa sera al Gewiss Stadium contro il Lecce (ore 20.45). Un match che appare sulla carta alla portata dei bergamaschi, ma che arriva in un momento complicato dal punto di vista emotivo per la tragedia che ha colpito i salentini. Il calcio, però, detta tempi serrati e la Dea non può permettersi distrazioni: la qualificazione alla prossima Champions League, che sarebbe la quinta della sua storia recente, è vicinissima ma ancora tutta da blindare.
RETEGUI, UNA GRANA INATTESA - Proprio alla vigilia di un match cruciale, Gasperini deve affrontare l’imprevisto più sgradito: Mateo Retegui, capocannoniere nerazzurro e del campionato con 23 reti, rischia di dare forfait. Il bomber italo-argentino si è fermato ieri durante l’allenamento per un affaticamento muscolare al flessore della gamba destra. Le sue condizioni verranno valutate con attenzione fino all’ultimo, e al massimo potrebbe partire dalla panchina. Una defezione pesante, che potrebbe costringere il tecnico a puntare su un attacco con Lookman affiancato da De Ketelaere o dal giovane Maldini, con Pasalic a supporto.
GEWISS STADIUM, IL TABÙ DA SFATARE
Se l’Atalanta non ha già in tasca il biglietto per la Champions è soprattutto per colpa dei punti lasciati per strada al Gewiss Stadium. Nel 2025, tra le mura amiche, i nerazzurri hanno vinto una sola volta in otto partite, contro il Bologna. L'ultimo successo contro una squadra coinvolta nella lotta salvezza risale addirittura al 22 dicembre scorso (3-2 contro l’Empoli). Frenate inattese come gli 0-0 contro Cagliari e Venezia hanno rallentato il cammino e fatto nascere dubbi sulla solidità interna della squadra di Gasperini.
LA CHIAVE PER IL FUTURO DI GASPERINI
C'è un altro motivo per cui vincere questa sera diventa fondamentale - scrive La Gazzetta dello Sport - . Conquistare i tre punti permetterebbe di avvicinarsi sensibilmente alla quota Champions (stimata tra i 70 e i 75 punti) e offrirebbe maggiore tranquillità alla società per programmare il futuro. Un futuro che inevitabilmente passa anche dalla permanenza in panchina di Gasperini. Il tecnico, legato da sempre ai risultati ottenuti sul campo, potrebbe confermare la propria permanenza a Bergamo soltanto di fronte alla certezza di poter continuare a disputare la competizione europea più prestigiosa.
EVITARE NUOVE INCERTEZZE
Dopo le convincenti vittorie contro Bologna e Milan, l’Atalanta ha l'occasione di inanellare il terzo successo consecutivo, evento che manca da dicembre scorso (quando la Dea sconfisse Milan, Cagliari ed Empoli). Fermarsi ancora, magari contro un avversario sulla carta inferiore e condizionato da un contesto emotivamente complesso, significherebbe rimettere in discussione la sicurezza ritrovata nelle ultime settimane.
UNA VITTORIA INEVITABILE, ANCHE SE AMARA
In una serata segnata dal lutto e dalle polemiche, l’Atalanta deve concentrarsi esclusivamente sul risultato. La Champions non aspetta, e Gasperini sa benissimo che perdere punti oggi potrebbe compromettere la stagione. Un successo contro il Lecce appare inevitabile, anche se sarà inevitabilmente accompagnato da una nota di amarezza per le circostanze extracalcistiche che circondano l’incontro.
Perché stasera a Bergamo sarà il calcio a prevalere, nonostante tutto. Ma forse, mai come stavolta, senza alcuna gioia da festeggiare.







