
Gasp sfida la maledizione Inter: Atalanta, ora o mai più
L’attesissimo confronto tra Atalanta e Inter di domenica sera non sarà solo una partita da tre punti, ma una vera e propria sfida tra due diverse filosofie di gioco. Gasperini e Inzaghi condividono l'impostazione di base – la difesa a tre –, ma si preparano allo scontro diretto più importante della stagione con armi tattiche molto differenti. Da un lato, un’Atalanta che sembra aver imparato a frenare la sua naturale aggressività, dall’altro, un’Inter che punta sull’imprevedibilità tattica dei suoi giocatori più duttili.
AGGRESSIVITÀ CONTROLLATA: LA NUOVA DEA Gian Piero Gasperini non ha cambiato il suo DNA, ma ha affinato il modo di interpretarlo. La sua Atalanta, tradizionalmente nota per un pressing asfissiante e una difesa altissima, ha saputo evolversi verso una maggiore attenzione nella fase difensiva. Lo dimostrano gli ultimi risultati, con la porta inviolata da cinque gare consecutive: una novità assoluta per il tecnico nerazzurro. Non è più un caso, ma una strategia precisa: aggredire sì, ma con più intelligenza, limitando i rischi e sfruttando ripartenze rapide. Contro l’Inter questa scelta diventerà determinante per evitare di lasciare spazi fatali dietro la linea difensiva.
INTER, LA MOSSA BASTONI La risposta tattica dell’Inter passa principalmente dalla figura di Alessandro Bastoni. Il difensore nerazzurro è ormai un elemento fondamentale non solo nella retroguardia, ma soprattutto come jolly tattico che Simone Inzaghi può spostare liberamente a centrocampo o sulla fascia sinistra. Bastoni non dà riferimenti, attacca, difende e crea gioco grazie ai suoi precisi cambi di campo. È questo il fattore di imprevedibilità su cui l'Inter vuole puntare per mettere in crisi l’organizzazione della squadra bergamasca, obbligando i giocatori di Gasperini a rincorrerlo per il campo.
LE FASCE SARANNO DECISIVE La partita probabilmente si deciderà sulle corsie laterali, dove entrambi i tecnici concentrano gran parte del loro gioco offensivo. Gasperini punterà su Bellanova e Zappacosta per contenere le incursioni interiste e rilanciare rapidamente l’azione. Inzaghi risponderà con Dumfries a destra e Carlos Augusto a sinistra per cercare di sfruttare eventuali squilibri difensivi degli avversari. I duelli diretti saranno serrati e potranno influenzare pesantemente l’esito della gara.
QUESTIONE DI POSSESSO Sarà anche una sfida di gestione del pallone. L’Inter, squadra con il possesso palla più alto della Serie A, cerca di controllare e dettare il ritmo. L’Atalanta invece ha modificato il proprio approccio: più attesa, più compattezza, meno rischi. Chi saprà imporre il proprio ritmo di gioco avrà maggiori possibilità di prevalere.
UNA MALEDIZIONE DA SFATARE Infine, c'è un dato storico - rimarca La Gazzetta dello Sport - Gasperini viene da una serie negativa contro Inzaghi di sette sconfitte consecutive. È una maledizione che l’allenatore atalantino vuole assolutamente spezzare, per ribaltare le gerarchie psicologiche oltre che quelle di classifica. Domenica, oltre ai punti, sarà in palio anche l’orgoglio di invertire una tendenza.
L’ultima sfida diretta per il titolo passa inevitabilmente da qui, da dettagli tattici, strategie raffinate e tanta concentrazione. Chi avrà il miglior piano vincerà non solo la partita, ma potrà mettere una seria ipoteca sullo scudetto.







