
Zappacosta chiude il caso: "Abbraccio Gasperini-Lookman? Cosa nata e morta lì"
"In ogni carriera ci sono alti e bassi, ma non ho mai pensato di dover rinascere. Migliorato, e in tutto: a questa età perdi velocità e esplosività rispetto a certi giovanotti, ma hai un’altra partecipazione e visione di gioco". Si è raccontato così, all'età di 32 anni, Davide Zappacosta nell'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport riguardo il momento attuale in carriera. La migliore stagione in assoluto: "Se penso alla scorsa, all’Europa League vinta... Però a livello personale i numeri dicono questo, sì. Pensare ogni anno che dovrà essere la tua stagione migliore: funziona".
Con 7 assist e 5 gol, di cui quattro in campionato. Magari il quinto potrebbe arrivare contro l'Inter, che sfiderà direttamente domenica al Gewiss Stadium: "Contro l’Inter in campionato ho giocato undici volte: mai vinto, mai un gol o un assist. Magari...", ha sospirato l'esterno italiano. Mentre un'assenza lato Simone Inzaghi può far pendere l'ago della bilancia in favore della Dea: "Quanto può incidere l’assenza di Dimarco? Pesante: negli ultimi anni spesso ha fatto la differenza. Però la forza dell’Inter è anche quella di avere una panchina così lunga".
Si è parlato tanto, invece, del qui pro quo tra Gasperini e Lookman in seguito al rigore fallito dall'attaccante nigeriano contro il PSV ai playoff di Champions League, con un commento del tecnico mal digerito dal giocatore. Ma dopo la tempesta è tornato il sereno tra i due, che si sono lasciati ad un abbraccio emozionante in occasione di Juventus-Atalanta: "Bel gesto di entrambi. Ma ha detto bene il mister: era stata una cosa nata e morta lì; cose di calcio, quando passi una marea di giorni insieme", la chiosa di De Roon.







