
Dumfries trasformato: granitico e continuo, all'Inter è una garanzia. E punta l'Atalanta
Con 2.661 minuti, 8 gol e 2 assist complessivi per Denzel Dumfries si tratta della sua miglior annata, in carriera e all'Inter. L'estenro olandese non si schioda mai dal binario destro ed è spesso nel vivo delle azioni che portano al gol i nerazzurri, come accaduto in varie occasioni lungo la stagione, ultima dimostrazione anche negli ottavi di ritorno contro il Feyenoord in Champions League.
Un'arma preziosa e straripante a livello fisico e atletico, nonostante le ultime 7 gare di fila da titolare e l'ultimo turno di riposo datato 10 febbraio. Oltre un mese di straordinari per l'ex PSV che, secondo l'analisi del Corriere dello Sport, è maturato in termini di applicazione e concentrazione, denotando dei progressi enormi per la continuità mostrata nel lungo periodo. Proprio quel quid in più che gli permette di fare la differenza, soprattutto in assenza di alternative sulle fasce (Carlos Augusto escluso) per via degli infortuni.
C'è sempre. Dumfries ha saltato solo la trasferta di Leverkusen in Champions per uno stato influenzale, dopodiché è sempre sceso in campo e per questa ragione è il terzo giocatore di movimento (2661’) più adoperato da Simone Inzaghi dopo i soli Bastoni (2877’) e Lautaro (2867’). Un boost non indifferente, dettato probabilmente anche dal rinnovo firmato fino al 2028 con i nerazzurri. E ora punta l'Atalanta, che ha già ferito in semifinale di Supercoppa Italiana e contro la quale non ha mai perso un incontro (6 vittorie e 2 pareggi complessivi) da quando veste la maglia dell'Inter.







