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L'Atalanta cambia volto: meno Sudamerica, più Italia e Africa
mercoledì 11 settembre 2024, 13:00Zingonia
di Redazione TuttoAtalanta.com
per Tuttoatalanta.com

L'Atalanta cambia volto: meno Sudamerica, più Italia e Africa

Dalla scomparsa del "clan" argentino al ritorno della Colombia, la nuova identità internazionale della Dea si sta delineando.

Negli ultimi anni, l'Atalanta ha visto un cambiamento significativo nella composizione della propria rosa, con una progressiva riduzione delle storiche "colonie" di giocatori sudamericani e una crescita della componente italiana. La sessione di mercato più recente ha evidenziato questa trasformazione, rimodellando l'identità internazionale della squadra nerazzurra, mentre continua a mantenere un forte legame con l'Italia e con alcune nazionalità chiave.

PIÙ ITALIANI, MENO STRANIERI
Con il recente mercato estivo - analizza il dato L'Eco di Bergamo -, il numero di italiani nella rosa dell'Atalanta è quasi raddoppiato. Se alla fine della stagione 2023 erano sette, oggi sono undici, grazie agli acquisti di Bellanova, Brescianini, Zaniolo e Retegui. Nessuno di questi trasferimenti ha comportato l'uscita di giocatori italiani, rendendo la squadra più tricolore rispetto al passato. Retegui e Toloi, pur essendo nati in Argentina e Brasile rispettivamente, sono considerati italiani a tutti gli effetti, grazie alla loro militanza nella nazionale azzurra. Tuttavia, se si osserva la composizione storica del club, Toloi viene annoverato tra i brasiliani poiché ha giocato per l'Atalanta prima di ottenere il passaporto italiano.

LA FINE DEL "CLAN" ARGENTINO
Una delle più grandi novità nella rosa dell'Atalanta riguarda la scomparsa dei giocatori argentini. Per la prima volta dal 2006, non c'è più alcun argentino tra i giocatori nerazzurri. In passato, l'Argentina è stata una delle principali fonti di talenti per il club, con giocatori come Papu Gomez, Palomino e Musso che hanno lasciato un segno importante. Questa storica presenza è stata completamente cancellata, segnalando la fine di un'epoca che ha visto l'Argentina rappresentata ininterrottamente per 18 anni.

LA PERDITA DEL BLOCCO OLANDESE
Anche l'Olanda, che ha giocato un ruolo di rilievo nelle scorse stagioni, ha visto un netto ridimensionamento. Con l'addio di Koopmeiners, Hateboer e Bakker, l'unico olandese rimasto è Marten de Roon. Questo segna un cambio di passo rispetto a un passato recente, quando l'Atalanta poteva vantare una piccola "colonia" orange che ha contribuito alle fortune del club.

UNA COLLEZIONE DI NAZIONALITÀ
Nonostante la riduzione del numero di stranieri, l'Atalanta conta ancora su una rosa molto internazionale. Attualmente, sono rappresentate 15 nazionalità, una in più rispetto alla stagione scorsa. Tuttavia, non ci sono nuovi Paesi che fanno il loro ingresso nell'universo nerazzurro. L'ultimo ingresso risale all'inizio del 2024 con il giocatore maliano Touré. 

IL RITORNO DELLA COLOMBIA E IL DEBUTTO DEL GHANA
La stagione attuale segna il ritorno della Colombia nella rosa dell'Atalanta, grazie all'arrivo di Juan Cuadrado. Questo riporta alla mente i bei tempi di Zapata e Muriel, due dei giocatori colombiani più amati nella storia recente del club. Inoltre, Samardzic rappresenta la Serbia, mentre Sulemana è il secondo giocatore ghanese nella storia del club dopo Boakye.

MENO SUDAMERICANA, PIÙ AFRICANA
L'Atalanta ha perso gran parte della sua componente sudamericana, scendendo da tre a un solo rappresentante (Ederson per il Brasile). Tuttavia, il club ha visto una crescita del numero di giocatori africani, con l'inclusione di Kossounou e Sulemana. Questo rappresenta un chiaro segno di un cambiamento di direzione, con un focus maggiore verso giocatori africani e meno verso quelli sudamericani.