TMW RADIO - Garinella: "Casadei al Chelsea mi addolora, gli italiani devono giocare qui"
Il giornalista Raffaele Garinella è intervenuto ai microfoni di TMW Radio per parlare dei temi del giorno. Queste le sue parole:
Nessun pareggio in Serie A, non è mai successo. Cosa significa?
"Forse il campionato è diviso in due tronconi, da una parte chi giocherà per il vertice e dall’altra chi lotterà per la salvezza. È un campionato che qualitativamente non si avvicina, neanche lontanamente, a quello delle vecchie e vere sette sorelle. Si sono viste a volte difese imbarazzanti, il campionato si è livellato verso il basso. Penso che diverse squadre devono registrare la fase difensiva, come ad esempio il Verona. Più che esaltare il Napoli e la sua fase offensiva, guarderei il Verona che ne ha presi 4 anche dal Bari. A Verona si sta valutando anche la cessione di Barak e c’è confusione, viene messo in discussione l’allenatore ancor prima dell’esordio stagionale, questo vuol dire che c’è un problema all’interno o con lo spogliatoio o con la società".
Con Ndombele e Raspadori il Napoli è al completo?
"Ndombele serve per completare l’organico, mentre invece Raspadori è una ciliegina sulla torta. Fossi nella dirigenza del Napoli mi concentrerei soprattutto su Ndombele che può diventare un elemento importante, dopo aver dimostrato di poter far bene in Premier League. Per Raspadori bisogna considerare le difficoltà di trattativa con il Sassuolo, che non ha bisogno di vendere e stabilisce un prezzo, giusto o sbagliato che sia, dal quale non scende".
L’affare Casadei rientra nei rapporti tra Chelsea e Inter nati dopo l’operazione Lukaku? Non c’è il rischio di un nuovo caso Zaniolo?
"Questa cessione mi addolora molto, non per quanto riguarda l’Inter ma per la Serie A. Serve una rivoluzione che permetta ai giovani italiani di giocare e non di dover andar via all’estero. Bisogna imporre alle società di far giocare i giocatori del loro vivaio. Sul caso Zaniolo io ci rimasi male quando fu ceduto, ma in quel momento arrivava un giocatore affermato come Nainggolan e si fece quel sacrificio in un’operazione che sembrava vantaggiosa. Ora però Zaniolo è un calciatore di valore assoluto, Casadei potrebbe rappresentare un rimpianto per l’Inter che però ha dovuto far casa. Potrebbe essere un nuovo Verratti, per questo bisogna intervenire sulle riforme del nostro calcio".
La Juve che cede Rovella e prende Paredes fa un’operazione simile a quella dell’Inter con Casadei?
"La Juventus sta guardando agli interessi tecnici, non quelli economici. Se c’è un reparto dove deve intervenire la Juve è a centrocampo, una Juventus che ha convinto con il Sassuolo, almeno dal cooling break in poi. In difesa Bremer è stato sontuoso, l’attacco non si può discutere con Di Maria che è uno spettacolo e gli auguro di tornare presto. La Juve cedendo Rovella e prendendo Paredes fa un’operazione diversa rispetto a quella dell’Inter, anche perché l’Inter perde il controllo su Casadei".
La cessione di Casadei blinda Skriniar e Dumfries?
"Io penso di sì, anche perché le parole di Inzaghi sono state chiarissime. Se dovessero poi partire Skriniar o Dumfries verrebbe sconfessato quanto detto dall’allenatore e credo che a quel punto Inzaghi dovrebbe dimettersi. Se la società ti va a sconfessare nel giro di pochi giorni è impossibile fare il tuo lavoro, quindi credo che l’Inter si sia sistemata per il momento con la cessione di Casadei".
La scena tra Conte e Tuchel potrebbe portare a una maxi-squalifica per entrambi. Come commenti l’avvenuto?
"Penso che sia stato uno spettacolo brutto per chi è appassionato del calcio. A quei livelli poi bisogna mettere da parte l’emotività e rispettare sempre l’avversario. Entrambi gli allenatori hanno esagerato, è una parentesi che si è chiusa e spero che non si possa ripetere una scena del genere".
Il Milan è ripartito da dove aveva finito, come vedi i rossoneri?
"Come ha detto Pioli il ciclo del Milan è appena iniziato, Rebic poi rende più imprevedibile rispetto a Giroud l’attacco rossonero. C’è da dire e sottolineare che il rigore lascia più di qualche dubbio, poi la vittoria è più che legittima però va considerato anche il lato Udinese e le proteste della dirigenza. Penso però che bisogna fare un punto sugli errori della prima giornata e c’è un problema. È grave il gol annullato alla Sampdoria, c’era un rigore netto su Alex Sandro e andava espulso Baschirotto per il fallo su Lautaro"