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Fatti che lasciano perplessi, dal "paperone" Southgate alla Fiorentina

Fatti che lasciano perplessi, dal "paperone" Southgate alla FiorentinaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
martedì 9 luglio 2024, 06:55Altre Notizie
di Redazione TMW
fonte Claudio NASSI
l'opinione di Claudio Nassi

Ho visto molte partite dell'Europeo e non cambio parere.
Certi convincimenti sono così radicati che non riesco a correggere.
Rimango dell'avviso che il gol sia merce pregiata, per pochi, ma vado a cozzare con i patiti dello schema, convinti che si possa raggiungere attraverso movimenti studiati in allenamento. Non importa se i numeri sono a contraddirli.
Se dico che contro i più forti ci si difende in due modi, giocare sopra ritmo per 95' o difesa e contropiede, non credono.
Non importa se le nazioni dell'est fanno soffrire le favorite, portandole ai supplementari o ai rigori, coperte e a mille all'ora.

La cosa più divertente, tuttavia, è il regista, il passaggio obbligato, l'allenatore in campo, che marcato e attaccato diventa l'anello debole.
Schierarlo, si darebbero vantaggi all'avversario. Puntualmente si lascia giocare.
Eppure Rodri dovrebbe essere guardato a vista.
A maggior ragione se ha perso due partite in non so quanto tempo, una con la Nazionale e la finale di F.A. Cup col Manchester City. Idem con la Svizzera Xhaka, per non parlare di Kroos, che ha guidato la Germania a piacimento. Avevo detto che, se lo avessero lasciato giocare, avrebbe vinto anche l'Europeo, ma il rigore negato dall'inglese Taylor ha impedito a Neuer e soci di andare in semifinale.

Insomma, viene da ricordare la frase che ripeto a un amico:
"Se non capiscono, siamo dei perdenti".
Puntuale la risposta:
"Il tempo è galantuomo".
Importante dare una mano al calcio, anche se i soliti noti non smetteranno di mettere ostacoli, a difesa dei privilegi. Come gli allenatori. Guadagnano cifre incredibili e capiscono il giusto, perché sono diventati personaggi, maestri nella comunicazione e nel vendere fumo. Sempre stupito quando sento i contratti dei big, lo sono ancor più per i cinque milioni e passa di Southgate, l'allenatore dell'Inghilterra. Ricordo ancora la finale di Wembley del precedente Europeo con l'Italia, col freno tirato e un difensore all'ala destra.

Se parliamo di fatti che lasciano perplessi, non posso dimenticare la Fiorentina, che, alla ricerca di un centravanti, non pensa al 32enne Morata e alla clausola rescissoria di tredici milioni con l'Atletico Madrid, nazionale con la Spagna e pronto a trasferirsi in Italia. Lo vuole il Milan, ma la Viola non può acquistare un top, bruciando la concorrenza?
O basta spendere quindici milioni più bonus per Kean alla Juventus, reduce da infortuni e zero gol?

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