Il ko di Svoboda è solo l'ultimo segnale: il Venezia ha bisogno di rinforzi, uno per reparto

L'infortunio di Michael Svoboda è l'ultima tegola in casa Venezia: il difensore centrale, che ha rimediato la rottura del legamento crociato destro, ha chiuso con anticipo la propria stagione. È solo l'ultimo segnale, però, rispetto a quello che la classifica dei lagunari, del resto, già rendeva inevitabile. Il club veneto, per provare a difendere la Serie A, ha necessità di tornare sul mercato nella prossima finestra di trasferimenti invernale.

Un rinforzo per reparto. Partiamo proprio dalla difesa. A Eusebio Di Francesco serviva già un difensore d'esperienza, da affiancare al già citato Svoboda e a Idzes, profilo apprezzato da molti club ma che dovrebbe rimanere. Lo stop del primo ha ampliato le esigenze, tenendo presente il contesto - il Venezia ha una gestione molto oculata delle finanze - potrebbero arrivare due rinforzi. Caldirola e Andrea Carboni due nomi ipotizzabili: il secondo piace da tempo, finora il Monza ha risposto picche. Da chiarire anche le dinamiche legate alla porta: Stankovic ha scavalcato Joronen, che potrebbe chiedere la cessione. Una delle idee, per ora non troppo avanza, porta a uno scambio con l'Hellas Verona con Lorenzo Montipò.

Anche a centrocampo potrebbe tornare d'attualità un nome già circolato in estate: quello di Maggiore, per il quale non è stata ancora intavolata, ma potrebbe avvenire a breve, una trattativa con la Salernitana. Il Venezia sta seguendo con grande interesse il colombiano Elan Ricardo, anche se per ora non si è mossa in maniera concreta: idea anche per il futuro. Tra le linee, Di Francesco vorrebbe un altro giocatore che vada nell'uno contro uno: attenzione a Zerbin, che potrebbe lasciare il Napoli. Per quanto riguarda l'attacco, la certezza è Joel Pohjanpalo, molto corteggiato ma destinato a restare: più che probabile l'arrivo di un vice del centravanti finlandese.