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Marino: "Le minestre riscaldate non funzionano, ma Sanchez può essere un'eccezione"
Pierpaolo Marino, ex direttore sportivo di Udinese e Napoli, ha parlato ai microfoni di TuttoUdinese in vista della sfida fra le due squadre:
Che partita si aspetta tra Udinese e Napoli?
"Il Napoli ha toppato la partita con la Lazio, però è in salute. Ho visto la gara con i biancocelesti e non meritava di perdere. Non è un Napoli in crisi. Sarà una partita apertissima, l'Udinese ha caratteristiche e giocatori per mettere in difficoltà chiunque".
Che impressione le ha fatto l'Udinese di quest'anno?
"L'Udinese vale più dei venti punti come rosa visto l'organico che ha. Sono punti che più o meno negli ultimi anni abbiamo sempre realizzato a questo punto del campionato. La squadra può valere almeno 30 punti nel girone di andata. È importante, ha valore anche se somiglia molto alla rosa dell'anno scorso quando c'erano altri problemi oltre alla gestione. Può fare molto di più e lo merita sia la società che l'ambiente".
Runjaic si può definire una scommessa vinta?
"L'allenatore non lo conoscevo ma debbo dire che guardando le partite non ho visto novità particolari dal punto di vista tattico ma c'è una buona preparazione fisica e questo sta permettendo alla squadra di essere più intensa. È questa la grande novità rispetto all'anno scorso e dipende dal cambio del preparatore che lo ha voluto direttamente Gino. Ho visto vari moduli tattici ma non ancora una squadra assestata, né novità importanti dalla scuola estera. Bisogna dare tempo, poi il lavoro di Runjaic lo giudicheremo più avanti".
La grande novità è stata anche il cambio dell'area tecnica con Nani e Inler:
"Inler è giovane e conosce tante lingue che sono importanti. È un ragazzo colto e sarà capace affrontare le situazioni dell'area tecnica anche alla base delle esperienze vissute. Nani è un professionista e un amico, ho fatto vari affari con lui quando era al Napoli e lui al Brescia comprandogli Hamsik, Santacroce e tanti altri giocatori. Lo vedo presente nelle dichiarazioni e sicuramente ha l'esperienza e la qualità per essere un buon direttore".
Sul ritorno di Sanchez: crede alle minestre riscaldate?
"Ci sono sempre le eccezioni che confermano la regola. Le minestre riscaldate non funzionano spesso ma Sanchez può essere un'eccezione. Nelle mie gestioni precedenti abbiamo fatto ritornare dei giocatori che poi hanno funzionato, tipo Sensini. Io auguro al Nino di poter chiudere bene la carriera qui a Udine e far ritornare alla gente a provare certe sensazioni".
Che partita si aspetta tra Udinese e Napoli?
"Il Napoli ha toppato la partita con la Lazio, però è in salute. Ho visto la gara con i biancocelesti e non meritava di perdere. Non è un Napoli in crisi. Sarà una partita apertissima, l'Udinese ha caratteristiche e giocatori per mettere in difficoltà chiunque".
Che impressione le ha fatto l'Udinese di quest'anno?
"L'Udinese vale più dei venti punti come rosa visto l'organico che ha. Sono punti che più o meno negli ultimi anni abbiamo sempre realizzato a questo punto del campionato. La squadra può valere almeno 30 punti nel girone di andata. È importante, ha valore anche se somiglia molto alla rosa dell'anno scorso quando c'erano altri problemi oltre alla gestione. Può fare molto di più e lo merita sia la società che l'ambiente".
Runjaic si può definire una scommessa vinta?
"L'allenatore non lo conoscevo ma debbo dire che guardando le partite non ho visto novità particolari dal punto di vista tattico ma c'è una buona preparazione fisica e questo sta permettendo alla squadra di essere più intensa. È questa la grande novità rispetto all'anno scorso e dipende dal cambio del preparatore che lo ha voluto direttamente Gino. Ho visto vari moduli tattici ma non ancora una squadra assestata, né novità importanti dalla scuola estera. Bisogna dare tempo, poi il lavoro di Runjaic lo giudicheremo più avanti".
La grande novità è stata anche il cambio dell'area tecnica con Nani e Inler:
"Inler è giovane e conosce tante lingue che sono importanti. È un ragazzo colto e sarà capace affrontare le situazioni dell'area tecnica anche alla base delle esperienze vissute. Nani è un professionista e un amico, ho fatto vari affari con lui quando era al Napoli e lui al Brescia comprandogli Hamsik, Santacroce e tanti altri giocatori. Lo vedo presente nelle dichiarazioni e sicuramente ha l'esperienza e la qualità per essere un buon direttore".
Sul ritorno di Sanchez: crede alle minestre riscaldate?
"Ci sono sempre le eccezioni che confermano la regola. Le minestre riscaldate non funzionano spesso ma Sanchez può essere un'eccezione. Nelle mie gestioni precedenti abbiamo fatto ritornare dei giocatori che poi hanno funzionato, tipo Sensini. Io auguro al Nino di poter chiudere bene la carriera qui a Udine e far ritornare alla gente a provare certe sensazioni".
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