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Runjaic, contro il Napoli mica tornerai a un passivo 3-5-2? Provarci con il tridente o rassegnarciTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 10:29Primo Piano
di Stefano Pontoni
per Tuttoudinese.it

Runjaic, contro il Napoli mica tornerai a un passivo 3-5-2? Provarci con il tridente o rassegnarci

Domenica sera, lo stadio Maradona sarà il teatro di una sfida che per l’Udinese rappresenta un test di maturità. Di fronte c’è il Napoli capolista, una squadra che sta guidando il campionato con merito (bravissimo Conte a rifare dei partenopei una squadra di vertice). Ma i bianconeri non possono permettersi di partire già sconfitti. Anzi, è proprio in partite come questa che si può capire chi vuole crescere e chi, invece, si accontenta di vivacchiare.

Finora, la stagione dell’Udinese ha raccontato una verità: contro le big, i bianconeri non hanno mai piazzato il colpaccio. E non è solo una questione di risultati, ma di atteggiamento. Troppo spesso, di fronte alle squadre più attrezzate, la squadra si è rintanata nella propria area, accettando passivamente il ruolo della vittima sacrificale. L’unica eccezione? Le due partite contro l’Atalanta, in cui la squadra è scesa in campo con coraggio, creando occasioni e dando la sensazione di potersela giocare.

Adesso serve la stessa mentalità contro il Napoli. Dopo la vittoria con il Venezia, che ha restituito un po’ di serenità, l'Udinese ha il dovere di scendere in campo con leggerezza e spregiudicatezza. Perché tanto, a chi si accontenta di difendere e basta, il destino è già scritto: prima o poi il gol lo prendi. E allora meglio giocarsela, provare a sorprendere.

Non torniamo indietro: avanti con il tridente! C’è una domanda che aleggia nell’aria e che ci auguriamo abbia una sola risposta: davvero Runjaic ha il coraggio di tornare al 3-5-2? Dopo che, finalmente, con il tridente, la squadra ha ritrovato la vittoria? L’Udinese non deve tornare a chiudersi a riccio, perché quella strategia ha già dimostrato i suoi limiti.

Serve coraggio. Serve un’Udinese che giochi all’attacco, che sfrutti i propri uomini migliori e che metta in campo tutta la qualità possibile. Sanchez o Iker Bravo al fianco di Lucca e Thauvin, per un tridente vero e non per un 4-4-2 mascherato. Ecco l’unico modo per provare a ribaltare i pronostici. O almeno per provare a divertirsi.  Chiudersi nella propria area, sperando di limitare i danni, è una mossa sbagliata. È già successo troppe volte e l’esito è stato sempre lo stesso: sconfitta e rimpianti. L’Udinese deve giocare. Deve costruire, non solo distruggere il gioco avversario. Deve provare a sorprendere il Napoli, anziché aspettare di essere travolta.

Questa squadra ha qualità, lo ha dimostrato. Il punto è che servono personalità e convinzione per farle emergere anche contro le grandi. Domenica sera, al "Maradona", l’Udinese ha una grande occasione: dimostrare di non essere solo una comparsa in questo campionato, ma una squadra con ambizioni, voglia e coraggio.

La palla passa a Runjaic. Scelta semplice: provarci, o rassegnarsi al solito epilogo già scritto?