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tmw / udinese / Editoriale
Udinese, la rivoluzione ancora incompiuta: tra limiti e speranzeTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 13:55Editoriale
di Stefano Pontoni
per Tuttoudinese.it

Udinese, la rivoluzione ancora incompiuta: tra limiti e speranze

La sconfitta contro il Napoli è l'ennesimo campanello d’allarme in una stagione da "vorrei ma non posso". I bianconeri, pur mostrando inizialmente determinazione e capacità di andare in vantaggio, sono stati ancora una volta condannati dai soliti errori difensivi, fattore che ha vanificato ogni tentativo di portare a casa punti. La squadra di Runjaic appare bloccata, schiacciata dai propri limiti e dalle circostanze, tra infortuni pesanti a centrocampo, moduli che non convincono e una difesa che non offre garanzie.

Un centrocampo decimato e una difesa da rifondare. Con gli infortuni di Payero, Zarraga e ora Lovric, il centrocampo bianconero si trova a corto di opzioni. In queste condizioni, è difficile trovare quella solidità necessaria per affrontare squadre di alto livello come il Napoli. La difesa, dal canto suo, continua a fare acqua, con lacune strutturali che rendono difficile immaginare una svolta a breve termine. L'ingresso di Solet a gennaio potrebbe rappresentare un primo passo verso una retroguardia più affidabile, ma nel frattempo la sofferenza è evidente.

In questo contesto, è inevitabile guardare con realismo agli obiettivi stagionali. Al momento, la salvezza sembra essere l’unica prospettiva credibile. Pensare di alzare l’asticella richiederebbe non solo l'inserimento a pieno regime di uomini chiave come Sanchez, ma anche interventi mirati per rafforzare gli esterni, in particolare la corsia destra, che continua a rappresentare un tallone d’Achille.

La rivoluzione di mister Runjaic sembra essersi fermata a metà strada. Dopo aver abbandonato il più propositivo 3-4-2-1 di inizio stagione, il tecnico è tornato a un 3-5-2 che non convince, né sul piano dei risultati né su quello delle prestazioni. La squadra appare meno brillante e meno incisiva (soltanto un tiro in porta nella ripresa contro il Napoli). Ritrovare il coraggio di osare, di proporre un calcio più offensivo è l'unica strada per ridare slancio a un gruppo che sembra aver perso quella consapevolezza delle prime partite.

Giovedì l’Udinese avrà l’occasione di riscattarsi in Coppa Italia contro l’Inter. Un appuntamento che va affrontato con il giusto spirito: non è il momento di schierare una squadra B e accettare passivamente un risultato già scritto. Serve lottare, sognare e inseguire il passaggio del turno, per ritrovare un minimo di fiducia e provare a regalare una gioia ai tifosi. Giocare solo per far passare i 90 minuti non avrebbe senso.