LE PAGELLE - Turris, prevale la cautela/paura: zero rischi dietro, rinunciatari/limitati in avanti!
Le pagelle di Juventus Next Gen-Turris…
MARCONE 6: ordinaria amministrazione nei pochi solleciti provocati dagli avversari.
NDIAYE 5: regge tutto sommato negli intercetti difensivi, ma sbaglia troppo quando deve liberarsi del pallone.
ESEMPIO 6: gara attenta, senza sbavature.
COCETTA 6: anche lui non corre pericoli, imponendosi sulle palle alte.
BOLI 5,5: qualche buono spunto in avvio che lascia ben sperare, ma si spegne presto (dal 17’st NOCERINO 5: non riesce a rendersi pericoloso in contropiede).
MORRONE 6: pulito nel fraseggio, senza strafare (dal 24’st CASTELLANO 5,5: anche con lui in campo la Turris non riesce a rialzare il baricentro).
CASARINI 6: anche lui si “limita” al palleggio corto, senza rischiare.
SCACCABAROZZI 5: non riesce ad inserirsi tra le linee per dare manforte in avanti. Nella ripresa si disimpegna stabilmente sulla fascia, senza lasciare il segno.
PARODI 5,5: così come Boli, attento dietro ma poco efficace in fase di spinta (dal 24’st NICOLAO 5,5: spazza via qualche pallone, per il resto poca cosa).
ONOFRIETTI 5: fatica a trovare la posizione giusta per ricevere palla tra le linee, finendo per estraniarsi dal gioco.
EKUBAN 5: l’impegno non manca, ma ancora una volta denota una certa inadeguatezza per poter reggere da solo l’attacco biancorosso. Gli capita un buon pallone nella ripresa, ma la mira è da rivedere (dal 38’st PORRO sv).
ALL. CONTE 5,5: per alcuni sarà eccessiva cautela, per altri paura. Sta di fatto che la Turris questa volta, forse memore delle ripartenze concesse e pagate a caro prezzo nella gara precedente e fortemente limitata nelle risorse offensive, decide di affrontare questo scontro diretto lontano da casa con un atteggiamento molto più conservativo, dove preferisce non rischiare piuttosto che osare, finendo per non produrre nemmeno un tiro nello specchio della porta avversaria. Tuttavia, questa strategia, per certi versi, può essere anche comprensibile in questo difficile momento per le vicende extracampo, dove anche le briciole possono servire a “fare brodo”, nell’attesa di una svolta societaria quanto mai fondamentale per dare un senso a quanto si è fatto, si sta facendo e si farà nel rettangolo di gioco.