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31 marzo 1992, al Bernabeu c'è di scena il Torino. In palio c'è la finale UEFATUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
ieri alle 00:00Accadde Oggi...
di Andrea Losapio

31 marzo 1992, al Bernabeu c'è di scena il Torino. In palio c'è la finale UEFA

Il 31 marzo del 1992, al Santiago Bernabeu, c'è di scena il Real Madrid. Non una novità, ovviamente, ma lo è l'avversaria, cioè il Torino di Emiliano Mondonico. Si può dire che i Galacticos dovessero rifondare, al netto di grandi campioni che componevano la rosa: da Hierro a Chendo, poi Hagi, Michel e ovviamente Butragueno.

Nel primo tempo si vive di un sostanziale equilibrio, smosso poi all'ora di gioco. Perché l'attaccante brasiliano Walter Casagrande, nome tipicamente italiano, cambia il risultato insaccando da due passi, dopo un errore del portiere madrileno. Lo svantaggio ha il pregio di rinvigorire il Real Madrid, tanto che un minuto dopo è proprio Hagi, ben imbeccato da Michel, a pareggiare i conti. Al sessantacinquesimo passerà definitivamente il Real, con una zuccata di Hierro. Ma è un ottimo risultato che mantiene viva la sfida del Delle Alpi.


Al ritorno sarà estasi granata, con un due a zero secco che mandò in finale Mondonico e calciatori, con la famosa finale contro l'Ajax della seggiola alzata. Roberto Cravero, ex difensore, in alcune dichiarazioni ricordava così quel Torino. “È stato un cammino esaltante al di là dei risultati, del gioco che ci dava Mondonico. C’era chi sapeva giocare a calcio, chi aveva carattere, chi si metteva a disposizione. Era esaltante perché andavi in Europa ed eri conosciuto, ammirato e temuto. Non abbiamo avuto paura di andare a Madrid per giocare la nostra partita”.