Tutto su Salama: l'ex cameriere che giocava tra i dilettanti. La scommessa del Torino

Quella di Amine Salama è stata una carriera in rapida ascesa. Che lo ha portato tra la sorpresa di molti a vestire la maglia del Torino, tanto che i più sono rimasti sorpresi. 'Com'è possibile che i granata si siano rinforzati con un attaccante da 0 gol in stagione per sostituire all'ultimo tuffo l'infortunato Duvan Zapata?', è stata la domanda che nell'universo granata è circolata a lungo, in questi giorni. E allora, cos'ha visto di così speciale il Torino, col ds Davide Vagnati, in un giocatore che finora non ha mai timbrato il cartellino dei marcatori in stagione? Proviamo a scoprirlo.

Un'ascesa verticale
Nel 2021, era a Montrouge, in Regional 1. In due stagioni, la Ligue 1 col Dunkerque e poi la Ligue 1 con l'Angers. Prima le riserve ma, dopo tre allenamenti, è salito subito in prima squadra. Dalla Regional alla L1 in soli 8 mesi, Salama da subito si disse pronto per il grandissimo salto. "Tutto sembra sconcertante, ma ho pensato solo a giocare il mio calcio", disse l'attaccante ora in prestito al Torino al momento delle prove più importanti della carriera.

Dicono di lui
"Atleticamente è simile a Ibrahimovic, ad Haaland e tra i professionisti è cresciuto anche tatticamente", il parere del suo ex tecnico il Regional, Gerald Baticle. Il suo ex ds al Reims, Edouard Caillot, disse. "Combina potenza e raffinatezza tecnica, è mobile e fluido nei gesti e nei movimenti, certamente non una cosa comune in uno con quel fisico". Curiosità su Salama: ha lavorato in una catena di ristoranti come cameriere, a vent'anni, da Monsieur Beef. Doveva mantenersi gli studi, per un anno, prima di firmare per il Dunkerque. Ha iniziato come difensore centrale, ruolo che è stato però cambiato tra i dilettanti.

Descrizione tecnica
Chi conosce da vicino il calcio francese è rimasto altrettanto sorpreso da questa scelta da parte del Torino. I numeri, assist e gol, raccontano di una vera e propria scommessa da parte del Toro. Buone doti tecniche, fisico longilineo, all'apparenza è una prima punta d'antan ma è molto mobile. Funge da raccordo tra i reparti ma non è certamente Zapata visto che in area non si fa sentire. Buona velocità, anche a campo aperto, gli manca presenza negli ultimi quindici metri. Il paragone più accurato che possiamo fare è con Simy, ex giocatore della Salernitana e del Crotone.