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Bologna, Italiano: "Entrare in Europa è un obiettivo del gruppo e della società"
13.15 - Tra pochi minuti dal centro tecnico Niccolò Galli di Casteldebole Vincenzo Italiano presenterà la trasferta che aspetta il suo Bologna domani alle 15 allo Stadio Olimpico Grande Torino contro il Torino di Paolo Vanoli. Segui qui su TUTTOmercatoWEB.com la diretta testuale della conferenza stampa del tecnico degli emiliani in vista del match.
13.30 - Inizia la conferenza stampa di Vincenzo Italiano.
Oggi la classifica grazie ai risultati sorride. La parola Europa è tornata ad avvicinarsi. Quando è cominciata questa stagione bella ma anche complicata, con la società avete parlato di un obiettivo europeo?
"Tutti i giorni noi cerchiamo di crearci obiettivi, motivazioni e stimoli, è normale voler raggiungere qualcosa di gratificante. L'obiettivo è arrivare a centrare qualcosa di importante. Se continuiamo così tutti insieme io credo che entrare in Europa è un obiettivo del gruppo della società e di tutti. Quale Europa poi.. cercheremo sempre di dare il massimo, obiettivo è cercare di entrare in una di queste tre. La Champions ci sta lasciando tanto la stiamo vivendo in maniera entusiasmante, potevamo avere qualche punto in più, potevamo sbagliare meno, ma sono convinto che ci sta lasciando tanto. Lavoriamo per portare a tutti, alla società al presidente una posizione in classifica che possa portare qualcosina che si chiama Europa".
Che partita sarà contro il Torino? Dominguez ala destra?
"Se non affronti il Torino con la massima attenzione fanno un calcio che ti mette in difficoltà. Conosco Vanoli, siamo stati compagni, è la nostra prima sfida, lo saluterò volentieri. Hanno un entusiasmo che cercheremo di controbattere. È un periodo positivo il nostro, abbiamo due partite che dobbiamo portare avanti con autostima a mille. Rientra Orso, non ci sarà Ndoye. Abbiamo tanti esterni, Odgaard è tornato esterno nel secondo tempo e sono stato molto sorpreso di quello che ha fatto in quella zona, ci ha permesso di guadagnare tre punti importanti. I ragazzi hanno tutti entusiasmo, mi piace il clima che si sta creando, mi auguro che domani possa continuare. Togliendo la partita di Roma contro la Lazio abbiamo ottenuto tanti risultati utili, vincere ti fa crescere e l'obiettivo è quello".
Quanti minuti ha Orso?
"Oggi secondo allenamento, è totalmente a disposizione, vediamo cosa dirà la partita. È inutile fare calcoli, vediamo quello che succede".
Ndoye torna alla prossima?
"Si, non è nulla di particolare, ha un po' di dolore alla caviglia ma già dalla prossima sarà a pieno regime con la squadra".
Quel trio di centrocampo, Pobega, Freuler e Ferguson...
"Si nel senso che in questo momento hanno veramente disputato gare di grande livello, anche Moro per me sta crescendo, Urbanski può lavorare in tante zone del campo, Fabbian ha fatto grandissime partite in Champions. La competizione fa innalzare il ritmo e l'intensità, fa andare più forti tutti, nel momento che c'è sana competizione sono convinto che è un bene per ogni squadra di calcio. Se la competizione poi è fra giocatori forti e dinamici... io penso che si possa solamente crescere. Nell'ultima gara Remo, Tommi e Lewis quando è entrato hanno fatto quello che c'era da fare: toccare tanti palloni, continuare a sporcarne tanti, creare perchè dal momento in cui è entrato Lewis mi è piaciuto. Ferguson mi ha detto che si sente molto meglio, il recupero è più veloce, il quadricipite lo sente più tonico, si sente più forte e stabile. Passaggio normale di uno che arriva da una rottura del crociato. Recuperare Lewis l'ho sempre detto era troppo importante per noi, per il carisma che ha, la personalità, per come vede gioco, per come sa entrare in campo e darci una grande mano. Recuperare Lewis è stato molto importante".
Qual'è la cosa che le ha dato più soddisfazione dall'inizio ad oggi?
"Arrivo in un gruppo che ha fatto un grande risultato, si può pensare che in tanti si possano mettere di traverso e non accettare qualche indicazioni, invece c'è stata disponibilità fin dal primo giorno nel seguire le direttive dell'allenatore e dello staff. Chiunque va in campo l'identità rimane tale, da qui alla fine questo deve essere quello che ci porterà soddisfazioni. Possiamo mettere in difficoltà chiunque".
Dominguez ha sfruttato le sue opportunità, Karlsson invece l'ha deluso?
"Mentre Benji Dominguez non giocava gli dicevo di non mollare, che sono dinamiche normali, l'ho sempre spinto ad andare forte, a continuare a crescere. La stessa cosa quest'anno riguarda Karlsson. Ci sono stati infortuni l'anno scorso e pure all'inizio di quest'anno per lui. Deve avere continuità, non solo se titolare ma anche quando subentri, perché è una zona in cui il dispendio di energie è enorme, bisogna farsi trovare pronto. Lo vedo che si allena è sul pezzo, sono convinto che quando entrerà darà una mano".
De Silvestri amuleto, vedremo qualcosa di diverso in difesa sulle fasce? Holm e Miranda?
"Abbiamo dovuto adattare Holm a sinistra, ora rientrano tutti. Lollo è rientrato ieri dopo un problema nell'ultima partita, ma abbiamo tutti a disposizione. Holm può tornare a destra".
Quanto sente il Bologna come una sua creatura oggi?
"Sono contento, volevo continuare ad avere il pallino del gioco. La squadra aveva nelle corde queste caratteristiche, possiamo crescere sotto porta, in zona gol, essere più efficaci, rimanere ancora di più in area avversaria. Nel non possesso tutti danno una grande mano, rimaniamo sempre in gara, concediamo il meno possibile. Ho fatto un discorso oggi alla squadra che il calcio è uno sport dove bisogna sempre avere la fame l'attenzione alta, tutto quello che stiamo dicendo di positivo dobbiamo alimentarlo, perché appena dici di essere bravo, forte e smetti di allenarti cercando di migliorarti alla fine prendi sempre qualche bastonata. Dobbiamo continuare così perché hanno una cultura del lavoro che mi fa impazzire, davvero strepitosa, quella non la dobbiamo mai abbandonare, anche per far crescere qualche dato che fa sempre piacere".
Come sta a Bologna? Il rapporto con la città?
"Sono sorpreso e contento della facce dei tifosi dopo le partite dell'entusiasmo che c'è, del clima che c'è attorno ai ragazzi, sto conoscendo diversi ristorantini e confermo che si mangia bene, questo è un problema per il metabolismo (ride ndr). Per il momento tutto va per il verso giusto. Ci tengo ad avere un buon rapporto con tutti, i ragazzi, la società, l'ambiente, mi auguro di venire sempre qui e parlare dell'atmosfera che si sta creando. Venire qui lo sapevano tutti era una panchina difficile ma abbiamo avuto la forza di parlarne anche con la società intraprendendo questo percorso, sapendo delle difficoltà ma proviamo a continuare a regalare delle soddisfazioni, cerchiamo di non mollare questo nostro modo di fare".
La settimana prossima recupererà Aebischer o El Azzouzi?
"No, non lo so stanno lavorando a parte, non sono ancora in gruppo, quindi non so risponderti al momento".
13.52 - Fine conferenza.
13.30 - Inizia la conferenza stampa di Vincenzo Italiano.
Oggi la classifica grazie ai risultati sorride. La parola Europa è tornata ad avvicinarsi. Quando è cominciata questa stagione bella ma anche complicata, con la società avete parlato di un obiettivo europeo?
"Tutti i giorni noi cerchiamo di crearci obiettivi, motivazioni e stimoli, è normale voler raggiungere qualcosa di gratificante. L'obiettivo è arrivare a centrare qualcosa di importante. Se continuiamo così tutti insieme io credo che entrare in Europa è un obiettivo del gruppo della società e di tutti. Quale Europa poi.. cercheremo sempre di dare il massimo, obiettivo è cercare di entrare in una di queste tre. La Champions ci sta lasciando tanto la stiamo vivendo in maniera entusiasmante, potevamo avere qualche punto in più, potevamo sbagliare meno, ma sono convinto che ci sta lasciando tanto. Lavoriamo per portare a tutti, alla società al presidente una posizione in classifica che possa portare qualcosina che si chiama Europa".
Che partita sarà contro il Torino? Dominguez ala destra?
"Se non affronti il Torino con la massima attenzione fanno un calcio che ti mette in difficoltà. Conosco Vanoli, siamo stati compagni, è la nostra prima sfida, lo saluterò volentieri. Hanno un entusiasmo che cercheremo di controbattere. È un periodo positivo il nostro, abbiamo due partite che dobbiamo portare avanti con autostima a mille. Rientra Orso, non ci sarà Ndoye. Abbiamo tanti esterni, Odgaard è tornato esterno nel secondo tempo e sono stato molto sorpreso di quello che ha fatto in quella zona, ci ha permesso di guadagnare tre punti importanti. I ragazzi hanno tutti entusiasmo, mi piace il clima che si sta creando, mi auguro che domani possa continuare. Togliendo la partita di Roma contro la Lazio abbiamo ottenuto tanti risultati utili, vincere ti fa crescere e l'obiettivo è quello".
Quanti minuti ha Orso?
"Oggi secondo allenamento, è totalmente a disposizione, vediamo cosa dirà la partita. È inutile fare calcoli, vediamo quello che succede".
Ndoye torna alla prossima?
"Si, non è nulla di particolare, ha un po' di dolore alla caviglia ma già dalla prossima sarà a pieno regime con la squadra".
Quel trio di centrocampo, Pobega, Freuler e Ferguson...
"Si nel senso che in questo momento hanno veramente disputato gare di grande livello, anche Moro per me sta crescendo, Urbanski può lavorare in tante zone del campo, Fabbian ha fatto grandissime partite in Champions. La competizione fa innalzare il ritmo e l'intensità, fa andare più forti tutti, nel momento che c'è sana competizione sono convinto che è un bene per ogni squadra di calcio. Se la competizione poi è fra giocatori forti e dinamici... io penso che si possa solamente crescere. Nell'ultima gara Remo, Tommi e Lewis quando è entrato hanno fatto quello che c'era da fare: toccare tanti palloni, continuare a sporcarne tanti, creare perchè dal momento in cui è entrato Lewis mi è piaciuto. Ferguson mi ha detto che si sente molto meglio, il recupero è più veloce, il quadricipite lo sente più tonico, si sente più forte e stabile. Passaggio normale di uno che arriva da una rottura del crociato. Recuperare Lewis l'ho sempre detto era troppo importante per noi, per il carisma che ha, la personalità, per come vede gioco, per come sa entrare in campo e darci una grande mano. Recuperare Lewis è stato molto importante".
Qual'è la cosa che le ha dato più soddisfazione dall'inizio ad oggi?
"Arrivo in un gruppo che ha fatto un grande risultato, si può pensare che in tanti si possano mettere di traverso e non accettare qualche indicazioni, invece c'è stata disponibilità fin dal primo giorno nel seguire le direttive dell'allenatore e dello staff. Chiunque va in campo l'identità rimane tale, da qui alla fine questo deve essere quello che ci porterà soddisfazioni. Possiamo mettere in difficoltà chiunque".
Dominguez ha sfruttato le sue opportunità, Karlsson invece l'ha deluso?
"Mentre Benji Dominguez non giocava gli dicevo di non mollare, che sono dinamiche normali, l'ho sempre spinto ad andare forte, a continuare a crescere. La stessa cosa quest'anno riguarda Karlsson. Ci sono stati infortuni l'anno scorso e pure all'inizio di quest'anno per lui. Deve avere continuità, non solo se titolare ma anche quando subentri, perché è una zona in cui il dispendio di energie è enorme, bisogna farsi trovare pronto. Lo vedo che si allena è sul pezzo, sono convinto che quando entrerà darà una mano".
De Silvestri amuleto, vedremo qualcosa di diverso in difesa sulle fasce? Holm e Miranda?
"Abbiamo dovuto adattare Holm a sinistra, ora rientrano tutti. Lollo è rientrato ieri dopo un problema nell'ultima partita, ma abbiamo tutti a disposizione. Holm può tornare a destra".
Quanto sente il Bologna come una sua creatura oggi?
"Sono contento, volevo continuare ad avere il pallino del gioco. La squadra aveva nelle corde queste caratteristiche, possiamo crescere sotto porta, in zona gol, essere più efficaci, rimanere ancora di più in area avversaria. Nel non possesso tutti danno una grande mano, rimaniamo sempre in gara, concediamo il meno possibile. Ho fatto un discorso oggi alla squadra che il calcio è uno sport dove bisogna sempre avere la fame l'attenzione alta, tutto quello che stiamo dicendo di positivo dobbiamo alimentarlo, perché appena dici di essere bravo, forte e smetti di allenarti cercando di migliorarti alla fine prendi sempre qualche bastonata. Dobbiamo continuare così perché hanno una cultura del lavoro che mi fa impazzire, davvero strepitosa, quella non la dobbiamo mai abbandonare, anche per far crescere qualche dato che fa sempre piacere".
Come sta a Bologna? Il rapporto con la città?
"Sono sorpreso e contento della facce dei tifosi dopo le partite dell'entusiasmo che c'è, del clima che c'è attorno ai ragazzi, sto conoscendo diversi ristorantini e confermo che si mangia bene, questo è un problema per il metabolismo (ride ndr). Per il momento tutto va per il verso giusto. Ci tengo ad avere un buon rapporto con tutti, i ragazzi, la società, l'ambiente, mi auguro di venire sempre qui e parlare dell'atmosfera che si sta creando. Venire qui lo sapevano tutti era una panchina difficile ma abbiamo avuto la forza di parlarne anche con la società intraprendendo questo percorso, sapendo delle difficoltà ma proviamo a continuare a regalare delle soddisfazioni, cerchiamo di non mollare questo nostro modo di fare".
La settimana prossima recupererà Aebischer o El Azzouzi?
"No, non lo so stanno lavorando a parte, non sono ancora in gruppo, quindi non so risponderti al momento".
13.52 - Fine conferenza.
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