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Torino-Monza, Patrizio Sala: “Decisiva per i ragazzi di Nesta”TUTTO mercato WEB
Patrizio Sala
Oggi alle 08:39Serie A
di Elena Rossin
fonte Torinogranata.it

Torino-Monza, Patrizio Sala: “Decisiva per i ragazzi di Nesta”

Patrizio Sala è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Sala ha indossato la maglia del Torino dal 1975 al 1981 e proveniva dal Monza dove dopo essere cresciuto calcisticamente nelle giovanili aveva giocato in prima squadra dal ‘73 al ‘75, attualmente tiene corsi individuali di perfezionamento legati alla tecnica e alla coordinazione per calciatori, maschi e femmine dai 6 ai 18 anni, presso la struttura “APS3” vicino a Monza, a Bovisio Masciago sulla Milano-Meda. Con lui abbiamo parlato della partita di oggi alle 15 fra le sue due ex squadre.

Oggi pomeriggio c'è Torino-Monza, i granata vengono da un periodo con sei sconfitte in sette partite e i brianzoli sono ultimi in classifica insieme al Venezia. Partita molto delicata per entrambe? E cosa pensa di queste due squadre?
“Direi che è più delicata per il Monza che per il Torino. Penso che il Toro sia caduto in un momento d’involuzione e ha perso un po' l'identità che aveva all'inizio. È vero che continuiamo a ribadire il fatto che manchi Zapata, però credo che sia un'involuzione da parte di tutti. Non possiamo ridurci che se manca un giocatore allora sparisce la squadra. Credo che le difficoltà siano molto legate all’infortunio di Zapata, ma anche che ci sia un po' un discorso generale più mentale che fisico e tecnico. C’è da capire bene quindi cosa sta accadendo dentro la squadra e che problemi ci siano. E chi meglio dell'allenatore può farlo?
Il Monza invece ha perso delle partite immeritatamente, non voglio attaccarmi all'arbitro, però con Atalanta e Milan l'arbitro ha fatto due errori madornali. Il Monza poteva tornare a casa da Bergamo con un pareggio e vincere in casa con il Milan e invece sono state due sconfitte … è andata così, speriamo non ricapitino più episodi arbitrali sfavorevoli”.


Secondo lei tutte queste sconfitte del Torino e i gol che subisce quasi sempre per errori individuali dipende dal fatto che finora Vanoli forse non ha ancora trovato l'amalgama giusto in difesa?
“Credo che ci sia una strada da percorrere che era stata iniziata in un certo modo e poi ha provato tanti giocatori dietro. ll Torino nel suo recente passato ha sempre preso pochi gol, quindi c'è da trovare una quadra non solo dietro, ma anche in mezzo al campo perché a volte si subiscono gol non solo per errori del reparto difensivo, che sono stati abbastanza evidenti, ma c'è anche da fare un discorso relativo al centrocampo che dovrebbe dare maggiormente una mano. Credo quindi che i gol subiti siano dettati anche da questo. Bisognerebbe capire bene chi sono i giocatori che in questo momento stanno meglio mentalmente e fisicamente e poi saprà Vanoli cosa fare: chi mettere e chi non mettere
basandosi su chi gli dà più affidabilità, più fiducia nelle prestazioni. Alla fine sono le prestazioni che danno all'allenatore la possibilità di scegliere uno anziché un altro”.
In attacco prima la coppia Zapata-Adams funzionava bene, adesso da quando Zapata è infortunato anche Adams non segna più, anche se nel derby non c'era perché era anche lui infortunato. Anche per l’attacco è questione di degli uomini di quel reparto oppure il problema è sempre legato al centrocampo?
“Credo che c'è sempre un equilibrio, quando si parla di equilibrio si coinvolge un po' tutti. Quando tu hai un giocatore di peso come Zapata e poi non ce l'hai più allora devi trovare una quadra per portare qualche giocatore in più in fase offensiva. Penso che Vanoli vorrebbe giocare con la difesa a 4 utilizzando 4-3-1-2 con Vlasic che è un centrocampista di fantasia a supporto delle due punte. Credo che Vanoli stia provando tutte le strade per sopperire un po' alla mancanza di un giocatore di peso come Zapata in modo da portare un giocatore in più là davanti per dare un sostegno alle punte e a chi porta la palla là in quelle zone”.
Invece per quel che riguarda il Monza, dal punto di vista del gioco Nesta come può affrontare il Torino?
“Ho visto quasi tutte le partite e ho sempre visto il Monza abbastanza bene. Direi che ha commesso qualche errore in fase difensiva, soprattutto sulle palle inattive. Anche loro hanno preso dei gol incredibili e quindi è l'allenatore che deve incidere nel pensiero dei giocatori e nel voler sviluppare un certo tipo di gioco. Il Monza ha cambiato poco in questo e deve pungere un po' di più davanti. Adesso è esploso Maldini che però è ancora inconcludente nel senso che crea delle buone opportunità per battere a rete, però lui è ancora un po' poco incisivo nell'andare alla conclusione. Ha avuto buone occasioni, ma non è mai riuscito a fare gol. Quindi vuol dire che è sulla strada giusta, però gli manca qualcosa e anche al Monza. Non so se sia giusto cambiare metodo, modulo, proprio non lo so però credo che sia sempre un po' un discorso mentale. La fiducia con i risultati aumenta, ma quando perdi 1 a 0, 1 a 0, 1 a 0 è chiaro che un po' ti abbatti perché pensi anche alla sfortuna, fattore che va valutato, ma non più di tanto”.
Tra l'altro al Grande Torino Olimpico ci sarà contestazione non nei confronti della squadra, anche se ci sono state tutte queste partite perse e il derby mal giocato o non giocato secondo molti, bensì nei confronti della dirigenza e di Cairo in particolare. I tifosi del Toro sperano che ci sia un cambio di proprietà, lei cosa si sente di dire loro?
“In questo momento è facilissimo dire qualcosa a favore della squadra perché tanto alla fine se contesti o non contesti cosa cambia? Sicuramente ci va di mezzo chi gioca. Sentire il sostegno da parte del pubblico è importante, soprattutto in questi momenti. Avere l'intelligenza e la capacità di interpretare i momenti negativi è un segnale di grande maturità sia da parte dei tifosi sia da parte dei giocatori e quindi se il pubblico sostiene la squadra, la squadra può fare prestazioni migliori. Con la Juve è stata vergognosa perché si può anche perdere ma non così e suvvia bisogna proprio dirlo: ha calato un po' le braghe, Credo che in questo momento serva il sostegno da parte dei tifosi al di là dei problemi societari se ci sono, ma o cambi la proprietà oppure non lo so, però intanto le partite si giocano sia che ci sia o meno il cambio di proprietà quindi sosteniamola finché possiamo”.
Dopo quasi 20 anni di presidenza Cairo sarebbe giunto il momento per cambiare?
“È importante che arrivi una realtà che abbia serietà, professionalità e che capisca che il calcio non è un'azienda qualsiasi come spesso avviene da tante altre parti. Credo che ci voglia tanta pazienza e cercare di dare molta continuità a quello che è il cosiddetto progetto al quale di per sé credo poco perché il progetto, secondo me, è la continuità. Se scegli una persona, prima di sceglierla devi ponderare bene i suoi valori e quelli dell'allenatore e dei giocatori che vai a prendere. Ci vogliono delle competenze in ogni ruolo, mettere le persone giuste al posto giusto. Lo so che non è facile, però chi decide di prendere una società deve avere queste priorità, secondo me”.
Chiederle un pronostico per oggi potrebbe metterla in difficoltà visto che è diviso fra Torino e Monza.
“Chiedimelo pure, e ti rispondo 0 a 0”.