
Bove, dal dramma alla speranza: "Non mi precludo niente"
Edoardo Bove, ospite del podcast di Gianluca Gazzoli "Passa dal BSMT", ha spiegato come si sente adesso e che speranze ha per il futuro: “Il defibrillatore non ti consente di fare un determinato sport a livello agonistico, ma non di non avere il certificato agonistico. Per la legge italiana giocare con il defibrillatore non è consentito, quindi nel caso mantenessi il defibrillatore non potrò giocare. All'estero se firmi ti prendi la responsabilità. Avrò da fare delle visite importanti che mi diranno se ci fosse una possibilità di toglierlo e che controlli devo fare. Non mi precludo niente”.
E svela che uno dei primi ad averlo chiamato è l'ex interista Christian Eriksen, che ha vissuto la stessa esperienza nel 2021 agli Europei. "Mi ha telefonato subito, non lo conoscevo. È stato carino, mi ha dimostrato subito la sua vicinanza. Alla fine c'è una sorta di vicinanza per quello che uno vive. Mi ha detto che la prima cosa ora è stare tranquillo, riposarmi e stare con la mia famiglia. Quando vedi i tuoi cari in difficoltà ti senti impotente ed è quello che mi ha fatto star male. La parte più critica è stata la notte, perché non sapevano se avrei avuto dei danni cerebrali".







