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Il Torino cresce e avanza a piccoli passi però rimane intrappolato all’11° postoTUTTO mercato WEB
Paolo Vanoli
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 08:00Primo Piano
di Elena Rossin
per Torinogranata.it
fonte Elena Rossin

Il Torino cresce e avanza a piccoli passi però rimane intrappolato all’11° posto

Il pareggio con la Lazio, ottenuto in trasferta e in rimonta, al gol di Marusic (57’) ha risposto Gineitis (82’) subentrato a Casadei, ha permesso al Torino di proseguire il periodo positivo. che era stato solo momentaneamente interrotto dalla sconfitta col Bologna, che lo ha visto andare sempre a punti in dodici delle ultime tredici partite e segnare consecutivamente da undici giornate. Non ci sono dubbi che questo certifichi la crescita iniziata alla fine del girone d’andata con il pareggio con l’Udinese del 29 dicembre che ha permesso ai granata di risollevarsi dopo la caduta verso la zona bassa della classifica con il rischio di essere risucchiato nella zona di chi lotta per la salvezza. Crescita che è coincisa con il cambio di modulo, passaggio dal 3-5-2 al 4-2-3-1, e che a fine mercato invernale ha trovato nuova linfa grazie agli arrivi di Biraghi, Casadei e Elmas che sono andati a colmare alcuni dei vuoti maggiori che erano rimasti dalla costruzione della squadra fatta in estate.

Resta però il fatto che il Torino rimane intrappolato all’11° posto. E viene da chiedersi: perché? La risposta sta al 50% nei numeri, in questo caso dal valore oggettivo, che fotografano le 30 partite fin qui disputate: 9 vittorie, 12 pareggi, 9 sconfitte, 35 gol fatti e 35 subiti. E per l’altro 50% in una rosa che ha ancora delle lacune, o se si vuole si può chiamarli punti deboli oppure non all’altezza, che non permettono alla squadra di fare quel passo avanti e competere per traguardi più ambiziosi. Le due cose sono correlate e ognuna è allo stesso tempo la causa e l’effetto.

Il concetto può essere riassunto dall’infortunio di Zapata, giocatore sul quale il Torino aveva puntato tutto ma che non aveva e non ha nessun sostituto. L’incidente a Duvan è avvenuto sul finire della gara d’andata con l’Inter il 5 ottobre ed era la 7ª giornata eppure nel mercato di riparazione invernale non è stato preso un giocatore che potesse farne le veci. Nessuno nega che non siano arrivati ben tre altri calciatori utili, Biraghi, Casadei e Elmas, però nessuno di loro è una prima punta di ruolo. E Adams, attaccante interessante che era stato preso in estate, si è adattato ed è stato adattato da Vanoli a ricoprire questo ruolo, ma non ne ha le specifiche caratteristiche, seppur sia diventato il capocannoniere granata con 8 gol fin qui realizzati in campionato più 1 in Coppa Italia e che potrebbe eguagliare quelli fatti nella stagione scorsa da Zapata, 12 (tutti in campionato), nelle restanti otto partite. Sanabria, come dimostra la sua carriera e il suo percorso nel Torino, a parte nella stagione ‘22-’23 quando ha segnato 12 reti e in precedenza in quella ‘15-‘16 quando ne ha fatte 11, era allo Sporting de Gijón, non è mai andato in doppia cifra. Mancando un vero bomber, per quanto gli altri giocatori possano segnare, il Torino ha già in questo l’handicap che lo zavorra impedendogli di andare, posizione più posizione meno, oltre la parte centrale della classifica. E se poi si aggiunge che non tutte le riserve sono abbastanza vicine alla qualità dei titolari e in alcuni ruoli, soprattutto in difesa, non ci sono elementi che garantiscano continuativamente un rendimento per competere a posizioni che portano a disputare le coppe europee, è scontato che il Torino rimanga intrappolato all’11° posto malgrado la crescita e gli sforzi dell’allenatore e dei giocatori.

Oggi le basi, come già avvenuto altre volte negli ultimi anni, per costruire un futuro migliore per il Torino ci sono, il resto dipenderà da come agirà la società nel prossimo mercato estivo, sia nella finestra dal 1° al 10 giugno (chiusura alle ore 20) sia nella successiva dal 1° luglio al 1° settembre (chiusura sempre alle ore 20).