
Coco: "Mister Vanoli mi dà fiducia. In Serie A per migliorarmi"
Dopo il pareggio di questa sera ottenuto contro la Lazio si è presentato ai microfoni dei media il difensore del Torino Saul Coco, ecco quanto riportato da tuttomercatoweb:
È un punto guadagnato o due punti persi? Per te era rigore di Maripan su Rovella?
"Per noi è un punto positivo su un campo complicato come questo. Non ho rivisto le immagini, dal campo mi era sembrato avesse la mano a terra quindi non mi è sembrato rigore".
Qual è il segreto delle vostre rimonte?
"Stiamo dimostrando di avere resilienza. Il segreto è rimanere sempre fiducia e avere fiducia nelle nostre qualità perché sappiamo di poter far gol in qualsiasi momento. Stiamo lavorando per crescere e lo stiamo dimostrando in campo".
Cosa è scattato nel girone di ritorno?
"Non c'è niente di speciale, non ci sono cose che sono cambiate. Adesso siamo più squadra, si vede anche in allenamento dove lavoriamo con maggior concentrazione. Siamo sulla strada giusta e dobbiamo continuare così".
Come giudichi la tua prima stagione in Serie A?
"Sono uno che cerca sempre di migliorare e imparare, è un campionato diverso per me. Mi sono trovato benissimo all'inizio, poi ho fatto qualche errore ma questo è il calcio. L'importante è non mollare e io lavoro sempre per migliorare".
Che differenze vedi tra questa tua avventura in Serie A rispetto alla Liga?
"Il mister mi sta dando tanta fiducia e questo è sempre importante per un giocatore. La Serie A è più tattica, specialmente a livello difensivo. In Spagna si fa più tattica offensiva con la palla, ho preso la decisione di venire in Italia perché volevo migliorare come difensore e sto lavorando per quello".
Cosa ha Vanoli in più e cosa ti ha sorpreso in positivo?
"Sicuramente la sua forza è quella di vivere il calcio con una passione incredibile. Ci trasmette questo e la sua ambizione, per quello ci dice che abbiamo otto finali perché ha grande ambizione. Stiamo diventando una squadra ambiziosa e per questo la prossima partita è una finale".
Vanoli ti ricorda qualche allenatore che hai avuto in Spagna?
"Ogni allenatore vive a modo suo le partite, ci sono tante differenze tra l'Italia e la Spagna. La chiave è la comunicazione e da questo punto di vista il mister sta facendo un grande lavoro".







