Milinkovic-Savic: "Non mi ritengo uomo copertina del Toro. Le critiche? Non le leggo"

Vanja Milinkovic-Savic era anch'egli presente all'inaugurazione de "Il Bosco del Toro" al Parco Colonnetti e ha risposto alle domande dei giornalisti presenti al termine dell’evento parlando della sua attuale situazione e di quella del Toro.

Qual è il suo rapporto con la natura e i boschi?
“Avendo un cane sono anche obbligato a frequentare posti così. Mi ha fatto molto picere perché vendo fatto il centro sportivo del Robaldo hanno dovuto togliere alcuni lberi per cui mi fa molto piacere che ne siano stati subito rimessi degli altri”.

Come si chiama il suo cane?
“Clement”.

E’ l’uomo copertina del Torino, che cosa rappresenta questo momento per lei e per la stagione?
“Non mi piace parlare delle mie cose personali, voglio che il Toro vada avanti. Ognuno un giorno può giocare bene e un altro meno e la copertina può averla qualcun altro. E’ uno sport di squadra e devono esserci tanti giocatori inclusi”.

Sarà anche uno sport di squadra, ma il suo ruolo quello del portiere è molto particolare ….
“E’ completamente un altro sport perché gli altri giocano con i piedi e io con le mani”.

Infatti, e lei è l’ultimo baluardo e può fare la differenza se gli altri davanti sbagliano.
“Il portiere deve sempre fare la differenza è questo il punto di essere portiere: dipende tutto da te. Per questo è un ruolo bellissimo”.

Sta ricevendo tanti complimenti, ma nel recente passato anche tante critiche …
“Non fa differenza, non parlo mai con i media perché non mi piace per niente. Cerco di fare la mia vita e di dare il mio massimo senza leggere niente. Che qualcuno mi abbia criticato o che lo faccia in futuro non mi interessa per niente”.

Per lei questa è una rivincita? Le critiche la caricano?
“Rivincita contro chi?”.

Contro chi la criticava.
“Non so chi lo abbia fatto”.

Ma ha sofferto per le critiche che ha ricevuto?
“No, l’ho detto prima che non mi interessano proprio. A chi mi dice gravo gli dico grazie e a chi mi dice che ho sbagliato gli dico grazie comunque. Non mi interessa proprio perché ci sarà sempre qualcuno che hai fatto bene e qualcun altro che sei stato fortunato e altri che ti criticherà”.

Qual è il suo rapporto con Vanoli?
“Abbiamo un ottimo rapporto. E’ quello che deve esserci, ma non solo io ho un ottimo rapporto con lui anche tutta la squadra”.

Lui l’ha spronata tanto cercando di far uscire il meglio che aveva dentro e dice che lei può fare ancora di più.
“Il mister è lì per dirlo sempre. Ma anch’io lo dico, in questo momento sta andando bene, gira tutto bene però si può fare sempre meglio”.

Ma che cosa è cambiato?
“Niente”.

Ma lei è lo stesso di 5 anni fa che faceva fatica a trovare un posto da titolare?
“Mi godo un po’ più il momento in campo, mi piace giocare a calcio e divertirmi”.

Qual è stato il rigore dei quattro parati che le ha dato una maggior sensazione di godimento?
“Quello contro l’Atalanta”.

Quello dell’andata o del ritorno?
“Quello dle ritorno”.

Il commissario tecnico della Nazionale l’ha chiamata?
“No”.

Cosa dobbiamo aspettarci dal Torino in questa parte finale della stagione?
“Non so se sia la domanda giusta da fare a me, va fatta al mister che può rispondere meglio”.

Ma Vanoli è evasivo su questo.
“Lo sono anch’io (ride, ndr)”.