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LIVE Vanoli: "Ricci è da valutare. Se tutti si mettono a disposizione in entrambe le fasi tutti i giocatori offensivi possono giocare. Vlasic lo vedo più interno"
Oggi alle 11:25Primo Piano
di Elena Rossin
per Torinogranata.it
fonte Dall'inviata alla conferenza stampa Elena Rossin

LIVE Vanoli: "Ricci è da valutare. Se tutti si mettono a disposizione in entrambe le fasi tutti i giocatori offensivi possono giocare. Vlasic lo vedo più interno"

Il Torino con l’Empoli è tornato a vincere incrementando i segnali di un uscita dal periodo di crisi. Adesso però serve la continuità affinché non si tratti solo di un fuoco di paglia e anche per mantenere, e possibilmente aumentare, il distacco dalla zona calda della classifica dove ci sono le squadre che lottano per non retrocedere. 
L’allenatore del Torino, Paolo Vanoli, fra poco in conferenza stampa presenterà la partita con il Bologna che si disputerà domani alle ore 15 allo stadio Grande Torino Olimpico.

Come sta la squadra?
“Come sempre ogni settimana c'è sempre qualche piccola defezione, speriamo di avere qualche settimana un po' più tranquilla in prospettiva futura. Abbiamo recuperato Borna Sosa, che ha avuto anche lui un virus intestinale, e l'altro è Samuele Ricci, vediamo oggi in rifinitura come sta, ma l'abbiamo recuperato, comunque vediamo come sta perché mi sembra che abbia avuto oltre al virus anche un po' di febbre, però dovrebbe essere dalla partita domani. Per il resto stanno molto tutti bene”.
Come sta Ilic? Ha i 90 minuti?
“Sta bene e infatti l’ho portato in panchina con l’Empoli e vuol dire che fa parte del gruppo. Deve essere pronto e disponibile per aiutare la squadra. È un giocatore, come ho detto per Vlasic con qualità importante, però nel calcio le qualità sono fine a se stesse. Dobbiamo imparare a mettere davanti sempre la squadra, e lui deve imparare a diventare quel giocatore, non solo qualitativo, ma importante per una squadra, e quindi deve mettere davanti la squadra”.
Il Bologna di Italiano sta facendo bene quasi quanto quello di Thiago Motta dell'anno scorso,  e a punti sono allo stesso livello. Come si affronta una squadra di questo tipo?
“È una bella sfida contro una squadra veramente importante, contro un allenatore che ho avuto la fortuna di giocarci insieme a Verona, e mi fa piacere dove è arrivato perché se lo merita. Ha dei principi ben chiari, quindi è una squadra molto aggressiva molto intensa nella partita e noi dobbiamo essere bravi soprattutto a non commettere errori nella prima costruzione perché loro fanno veramente una grande pressione in occasione dei gol. Allo stesso tempo dobbiamo, come ho sempre detto, stare in partita con queste grandi squadre, e nella partita riuscire a sviluppare le nostre idee”.
Da Empoli a Empoli, la crisi del Torino era inizia con l'eliminazione in Coppa Italia e adesso siete andati a vincere a casa loro. Questa vittoria ha segnato anche psicologicamente una svolta nella squadra?
“Sapete benissimo che quando si attraversano lunghi pericoli senza vittorie poi perdi un po' di autostima e quello che è il tuo credo. Però devo dire che in questi due mesi siamo stati veramente bravi a tenere la testa sul pezzo e a continuare ad andare avanti con le nostre idee. L'avevo detto che era da due-tre settimane che vedevo la squadra in crescita e penso che il risultato di Empoli sia un po' il coronamento di queste tre settimane. Dopodiché non abbiamo fatto niente, è un percorso lungo. Abbiamo vissuto due momenti: il primo, un campionato bellissimo che ci ha entusiasmato; il secondo, una crisi totale. Adesso dobbiamo trovare quell'equilibrio che ci porti a fare un passo avanti. Quindi piedi per terra, sapendo che già domani incontreremo una squadra veramente forte che ci può far capire dove possiamo qualitativamente aumentare le nostre prestazioni”.
Nella sua evoluzione tattica, Vlasic lo vede come attaccante esterno nel tridente?
“No, perché Vlasic mi piace più dentro il campo. Ha qualità importanti, sa proteggere palla, vuole stare nel vivo del gioco. Secondo me sta crescendo molto. Quando parlo di 3-4-3 io intendo all'interno della gara e in fase di possesso si può sviluppare tranquillamente questa situazione. Però penso che la nostra strada sia difendere con il 3-5-2 e lui lo sa fare benissimo perché è un ragazzo molto disponibile e sicuramente, come ha fatto vedere, la sua qualità è messa al servizio della squadra e in questo ci può dare qualche cosa in più, come ha dimostrato anche in passato”.
Il posto dello squalificato Coco sarà preso da Maripán?
”Gioca Maripán”.
Il resto della difesa con Walukiewicz e Masina vista nelle ultime partite sarà la stessa oppure con Maripán ci sarà qualche variazione? Una sostituzione secca quella fra Coco e Maripán?
“Sostituzione secca, anche se Walukiewicz in Nazionale con la Polonia ha giocato difensore centrale ed è un'opzione che si può avere durante la partita. Castro è un giocatore di profondità molto importante, però penso che Maripán abbia l'esperienza per poterlo affrontare. Dopodiché gli accorgimenti vanno fatti un po' più come collettivo. La forza in campo aperto di Coco è differente da quella di Maripán quindi dovremmo essere un po' più compatti, soprattutto all'inizio, per proteggere la loro qualità: la profondità lunga sia con gli esterni sia con la punta e anche con gli inserimenti dei centrocampisti”.
Prima ha detto che nella rifinitura dovete valutare le condizioni di Ricci, ma a prescindere è possibile, e se sì in quali casi, utilizzare insieme Ricci, Ilic e Valsic se giocano due punte?
“Nel calcio è possibile, dipende solo dalla mentalità, In questo momento noi dobbiamo trovare un equilibrio e poi quando cresciamo in mentalità se questi giocatori si metteranno a disposizione al servizio della squadra in tutte e due le fasi allora qualsiasi giocatore offensivo può giocare. Ma se un giocatore pensa essendo offensivo di tralasciare la fase difensiva mette in difficoltà la squadra. Il passo che sto facendo è capire quale sia la mentalità della squadra. Voglio giocatori affamati e ambiziosi. Quando sei ambizioso sei al servizio della squadra e quando lo sei sai benissimo che oggi nel calcio non ti puoi assolutamente permettere di fare solo una fase”.
Sanabria non segna da tempo, dalla partita con il Cagliari. Questa lunga astinenza lo ha un po' influenzato? Come lo sta vedendo?
“Lo sto vedendo bene, ma deve andare a ricercare il gol. Deve essere più cattivo e determinato ad andare a ricercare il gol. Venerdì ha avuto una grandissima opportunità e le opportunità le ha sempre avute per questo deve diventare più cinico, deve tirare fuori quel sangue da attaccante che è in lui. I gol ce li ha e lo ha dimostrato anche in passato. In questo momento deve avere quella determinazione, quella voglia di vedere la porta, di spaccare la porta. Dopodiché il campo è a sua disposizione”.
Gennaio si sta avvicinando, ha avuto rassicurazioni da parte della società sull’arrivo di un attaccante e magari in tempi brevi?
“Ho già parlato di questo e non voglio ripetermi ogni volta. Sono troppo concentrato a riuscire a portare a casa punti importanti contro il Bologna, questo è il mio compito e la società sa fare il suo compito”.
Se domani Ricci gioca, Vlasic dove può essere collocato nel 3-5-2 di base?
“Penso e l’ho dimostrato più di una volta che tutti possano giocare insieme, quindi vediamo domani la formazione. Prima vediamo come sta Samuele e poi quali sono le situazioni. L'importante è che i giocatori si mettano nell’ottica giusta come stanno facendo in questo momento che hanno capito che la squadra è più importante di tutto. Quando si capisce questo, secondo me, la squadra ha qualche cosa in più ed è questo che sto vedendo.
I panchinari devono fare il tifo per gli undici titolari e chi sta fuori deve fare il tifo per quelli che entrano: questa sarà la nostra vittoria”.
La sensazione per la gara di domani è che sia veramente una prova di maturità per il gruppo sia per l’aspetto difensivo sia per quello offensivo. Cosa si aspetta come risposta dalla squadra?
“Mi aspetto continuità, perché penso che nelle ultime quattro partite abbiamo fatto ottime prestazioni e dopo questa vittoria mi aspetto dai ragazzi la continuità. Abbiamo l'opportunità di giocare in casa contro una grande squadra per capire il nostro livello e poi avremo anche altre due partite importanti (con Udinese e Parma, ndr)”.
In questo momento per voi cambia qualcosa giocare in casa o in trasferta?
”Penso che giocare in casa sia la cosa più bella davanti ai nostri tifosi che incitano la squadra e, come ho detto sempre, il compito nostro desso è trascinare i tifosi che sono uniti con noi. Quindi è la cosa più bella di giocare in casa”.
Nel rugby c'è il concetto di impact player, un giocatore che di base entra nel secondo tempo anche solo per mezz'ora o 35 minuti ed è specializzato nel breve periodo a cambiare la partita in base grazie alle sue caratteristiche tecniche e morali. E’ un concetto che lei può tradurre anche nel calcio e nella sua squadra? Njie è questo tipo di giocatore?
“Bel confronto, ho letto anche il libro “Niente teste di cazzo”. Io guardo sempre gli altri sport perché mi possono insegnare qualche cosa. Sicuramente questo è un aspetto che costruendo una squadra è molto importante perché ci sono giocatori che hanno caratteristiche per cambiarti la partita. Questo, quando si costruisce una squadra, è determinante perché alla fine il campionato, soprattutto il campionato italiano, è molto difficile a livello tattico e avere quel giocatore che ha quel guizzo che ti fa cambiare la partita è determinante. Però con questo non vuol dire che un giocatore debba per forza essere preso per la panchina. Njie e Karamoh hanno queste caratteristiche e sono capaci di entrare veramente bene in partita, ma lo hanno dimostrato anche Vlasic e Adams di dare un apporto veramente importante durante la partita. E’ un processo per diventare giocatori importanti anche dal primo minuto. E’ un aspetto quando si costruisce qualche cosa molto importante perché oggi le gare, come abbiamo visto anche a Empoli, si risolvono in questa maniera”.
Con il Bologna può essere l’occasione di far giocare Lazaro dal primo minuto? Quali sono le sue idee sugli esterni?
“Tutti hanno la possibilità di giocare. Lazaro si sta allenando forte e bene e anche venerdì, quando è entrato, ha fatto notare la sua esperienza e la sua capacità nella gestione della palla. Sono tutti a disposizione e in questo momento penso che con Borna Sosa, recuperato il 100% e che a Empoli ha fatto vedere quali sono le sue qualità e oggi si deve confermare, abbiamo la fortuna di avere quattro giocatori sulle fasce che possono giocare sia a destra sia a sinistra”.
La società in questi anni non ha fatto il suo compito nel mercato di gennaio e per questo le si chiede, anche a fronte dell’assenza di confronto con Vagnati in conferenza stampa, vista l’esigenza di un attaccante se ha avuto rassicurazioni perché i tifosi si chiedono se sarà il solito mercato con un prestito in arrivo l’ultimo giorno?
“Ho parlato e l’ho detto anche la settimana scorsa per cui non mi voglio ripetere, ho parlato di mercato con la società presentandomi davanti al presidente e al direttore sportivo. Sappiamo benissimo che con l'infortunio di Zapata dobbiamo avere un innesto per la fase offensiva e questo l’ha ripetuto più volte anche il presidente in un'intervista. Voglio chiudere questo discorso e voglio far sì che i miei giocatori si concentrino su queste due partite importanti prima dell’apertura del mercato e in prospettiva i miei giocatori sanno benissimo che una rosa deve essere sempre completata perché oggi non si può giocare a calcio con 11-12 persone. Noi dobbiamo essere solo concentrati su quello che possiamo migliorare cambiando ciò che accade in campo”.