Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / torino / Primo Piano
Ma siamo così sicuri che al Torino ci sia davvero voglia di rinforzare l’organico?TUTTO mercato WEB
Cairo e Vagnati
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 11:00Primo Piano
di Elena Rossin
per Torinogranata.it
fonte Elena Rossin

Ma siamo così sicuri che al Torino ci sia davvero voglia di rinforzare l’organico?

Dopo il pareggio con la Juventus, che oltretutto ha evidenziato finalmente uno spirito di squadra che ha permesso di rimontare lo svantaggio iniziale, il Torino ha 22 punti ed ha mantenuto invariato il distacco di 4 lunghezze dalla terzultima, Cagliari, anche se è scivolato dall’11° al 12° posto in classifica, per cui l’obiettivo salvezza è pienamente nel mirino tenuto conto che si è superata la prima giornata del girone di ritorno.

Questa premessa è doverosa per affrontare il discorso del mercato e dei rinforzi che sono necessari, ma che al momento non sono ancora arrivati. Eppure sono solo 100 giorni che Zapata è infortunato e da allora il Torino ha segnato 8 gol in 13 partite (Sanabria, Linetty, Njie, Masina, 2 Adams, Ricci e Vlasic) incamerando 11 punti. Da dopo la sconfitta con il Napoli, era l’1 dicembre, mister Vanoli è riuscito a fare quasi sempre punti, tranne che con il Bologna: unica sconfitta, vincendo 1 volta, Empoli, e pareggiando in 4 occasioni, Genoa, Udinese, Parma e Juventus, per cui si può dire che ci sono segnali di ripresa. E di conseguenza quindi viene da pensare che i vertici della società non hanno poi tutta questa fretta di dare all’allenatore i rinforzi che comunque restano evidentemente necessari.

Vanoli, come ha sottolineato nel post gara sabato sera, “Come avevo detto un mese fa alla società, adesso aspetto anche da loro (dai dirigenti, ndr) uno sforzo perché questa squadra ne ha bisogno”. E poi ancora: “Sono stato chiaro un mese fa. Adesso lascio loro lavorare e spero, come tutti voi, che al più presto possa arrivare quello che a noi serve per migliorare”. Intanto il presidente Cairo a proposito del mercato affermava: “Siamo a gennaio, è un mese difficile... Vuoi prendere un giocatore e magari una squadra non te lo dà perché magari vende un altro giocatore... E comunque bisogna anche fare attenzione a non fare operazioni fuori logica... Abbiamo tanti discorsi avviati sul mercato. Stiamo ragionando su tante cose diverse. Speriamo di riuscire a fare una cosa che ci piaccia e a farla velocemente. Anche in prospettiva futura, chiaramente l’obiettivo è quello lì. Ma gennaio è un mese molto complicato…. Però non è detto che riesci a fare tutto…. Siamo ancora all’11 gennaio”. Ma oggi è il 13 e sono passate più di 24 ore da queste dichiarazioni e il calciomercato è aperto da 11 giorni, giusto per essere precisi.

Sorge quindi spontanea la domanda: Ma siamo così sicuri che al Torino ci sia davvero voglia di rinforzare l’organico? In fin dei conti alla salvezza mancano 18 punti e potrebbero servirne anche meno. Di solito la salvezza si fissa a quota 40, ma negli ultimi 10 campionati solo 2 volte ne sono serviti 39 per evitare la Serie B e 2 volte ne sono bastati anche solo 31. In media facendone 36 si è salvi. Allo stato attuale il Monza, che questa sera, chiudendo la 20ª giornata, affronterà la Fiorentina, ha 10 punti, il Venezia 14, ed entrambe hanno già un piede in B. Il Cagliari con 18 punti sta lottando con Verona, Parma e Como (domani deve recuperare la partita con il Milan) che ne hanno 19 e a fare da ulteriore cuscinetto al Torino ci sono Empoli e Lecce che sono a quota 20. La situazione è seria però non così drammatica. Prima della chiusura del calciomercato, è fissata a mezzanotte di lunedì 3 febbraio, il Torino giocherà con la Fiorentina domenica, il Cagliari venerdì 24 e l’Atalanta sabato 1, all’andata con queste tre avversarie fece solo tre punti, vittoria con i bergamaschi. Non ci sarebbe da stupirsi se i vertici granata attendessero fin dopo la gara con il Cagliari per vedere nel frattempo quanti punti saranno fatti e poi eventualmente dessero un’accelerata nel prendere i rinforzi, la questione però è a quel punto quelli che sono stati individuati come potenziali nuovi giocatori saranno ancora disponibili o si saranno già accasati altrove oppure magari come nel caso di Beto il nuovo allenatore dell’Everton lo terrà in considerazione di più del predecessore?

A fine gennaio il rischio di veder sfumati gli obiettivi c’è e poi non resterebbe altro che o accontentarsi di qualcuno che non è più forte degli attuali giocatori oppure finire per non prendere nessuno, tanto la rosa non è migliorabile.