Cairo a Radio Sportiva: "Sì, ho incontrato Red Bull, ma solo per la sponsorizzazione. Non vendo"
Urbano Cairo nel giorno del 118esimo caompleanno del Torino ha rilasciato un'intervista a Radio Sportiva.
Queste le sue parole più interessanti.
"Nell’agosto del 2005 quando mi fu proposto l’acquisto, su due piedi non ero pronto, andai in vacanza, ma dedicai le miei giornate a pensare a come costruire il Toro. Tornai a Torino per rivedere il sindaco e il 2 di settembre presi il Toro che era una squadra senza neanche i palloni, aveva giusto pochi giocatori".
Sulla situazione della squadra ha commentato.
"Siamo partiti bene, ma l’infortunio di Zapata ci ha penalizzato, dobbiamo dimenticare questo episodio ci dispiace umanamente e sportivamente, ma dobbiamo pensare a riprendere il cammino. Il calendario è stato un po’ più complesso, ma sicuramente c’è voglia di far bene, Vanoli è sul pezzo, la squadra è con lui. Piena fiducia da parte mia, appoggio per un mister bravo e volontà di intervenire a gennaio per mettergli a disposizione qualche giocatore in più".
Sulla possibilità di vendere Cairo ha praticamente smentito tutte le voci.
"Red Bull li ho incontrati il primo di luglio, mi hanno voluto conoscere per diventare sponsor e così è stato. Da allora non li ho più incontrati. Per quanto riguarda Pif non li conosco neppure. Non c’è stato alcun tipo di contatto, sono tutte cose inventate. C’è forse la volontà di diffondere qualche notizia falsa per destabilizzare l’ambiente, ma non ci curiamo di queste cose. I tifosi sono fondamentali il grande aiuto e sostegno ricevuto in passato è stato decisivo. Alcuni tifosi possono essere contro di me, può succedere, ma se tifi Toro è importante appoggiare la squadra e le cose potrebbero essere più positive".
In seguito ha aggiunto: "Non vendo il Toro, ma non voglio rimanerci a vita. Ho versato 10 milioni di euro per partire con il Torino che era in procinto di fallire. Mi sono gettato nella mischia, spinto anche da mia madre che era una grandissima tifosa. Se qualcuno più ricco di me si farà avanti, sono pronto ad ascoltare le proposte. Il Giro d'Italia agli arabi? E' una fake-news assoluta. Abbiamo voluto concentrare tutti i marchi e al Rcs in una società capogruppo, ma non c’è volontà di cedere nulla. Il ciclismo è sport di grandissimo interesse, di grande crescita e noi vogliamo investire. Il 13 gennaio ci sarà la presentazione del Giro d’Italia".