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LIVE Vanoli: "Sosa nella rifinitura ha avuto un problema e Ilic non ci sarà e Tameze è febbricitante. Senza Zapata dobbiamo attaccare diversamente l'ultimo terzo. Ora Linetty sarà il capitano. Per Schuurs ci vorrà tempo"TUTTO mercato WEB
Paolo Vanoli
Oggi alle 13:55Primo Piano
di Elena Rossin
per Torinogranata.it
fonte Dall'inviata alla conferenza stampa Elena Rossin

LIVE Vanoli: "Sosa nella rifinitura ha avuto un problema e Ilic non ci sarà e Tameze è febbricitante. Senza Zapata dobbiamo attaccare diversamente l'ultimo terzo. Ora Linetty sarà il capitano. Per Schuurs ci vorrà tempo"

Il Torino dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali deve lasciarsi alle spalle le sconfitte con Lazio e Inter e superare il grave infortunio di Zapata che ha fatto chiudere anzitempo la stagione del suo capitano e bomber. Tornare a fare punti permetterebbe ai granata di restare in classifica in una posizione che consentirebbe loro di lottare per un posto in Europa, dopo sette giornate sono sesti con undici punti insieme al Milan.   
L’allenatore del Torino, Paolo Vanoli, fra poco in conferenza stampa presenterà la partita con il Cagliari che si disputerà domani alle 18 allo stadio Unipol Domus.

Come sta la squadra dopo la sosta?
"Domanda di riserva? Siamo stati un po’ sfortunati perché Sosa era tornato contento per il gol ma dopo tre giorni era febbricitante e lo abbiamo tenuto fermo due-tre giorni e oggi nella rifinitura calciando ha accusato un problema e sta facendo esami e probabilmente domani non ci sarà. Ilic anche lui si è fermato per un problema al tendine, e pure lui non sarà disponibile. Tameze è febbricitante e oggi gli abbiamo fatto fare un po' corsetta, ma dovrebbe venire via con noi. Anche Walukiewicz è tornato in anticipo dalla Nazionale a causa della febbre, ma l’abbiamo recuperato”.

Ma a parte quelli che ha citato com’è stato il rientro degli altri?
“Bene. Ma siamo in un momento che tra influenze e infortuni dobbiamo superarlo. Come ho già detto, quando si cerca un alto livello, dobbiamo provare a prevenire queste cose per non entrare in emergenza. Sono cose che succedono e dobbiamo andare avanti: vorrà dire che diventeremo ancora più forti con i nostri giovani".

Come si affronta il Cagliari che è notoriamente coriaceo?
"E' una gara difficile e complicata perché si gioca in uno stadio caldo e con una storia importante non è facile. L'ho visto già in passato anche in Serie B. Nicola è un allenatore molto bravo e ha fatto in questi anni salvezze miracolose quindi dovremo essere molto attenti e guardare a noi stessi continuando per la nostra strada".

Vlasic, Ricci e gli altri come stanno?
"Prima di rispondere vorrei farti una domanda”.

Ma certo.
“Cosa vuol dire le nozze sono finite?”

In che senso?
“Lo chiedo a te?

O c’è un divorzio oppure dopo un periodo iniziale dove tutti stanno bene poi non si sta più così bene come prima.
“Va bene, ho capito. Perfetto. Vlasic sta molto bene, molto, molto bene. Sono contento perché, come ho sempre detto, è un giocatore per noi importante e in questa squadra mancava uno con le sue caratteristiche. Lo vedo veramente carico e con la fame e la voglia di fare qualcosa di importante in questa stagione quindi ci sarà”.

E gli altri?
“Sì, sì, a parte quelli che ho detto gli altri stanno veramente bene. Fa parte del calcio  a volte si passano momenti belli come li abbiamo passati e a volte se ne passano di meno belli. Ed è qui che esce la forza di una squadra".

Allora ha studiato qualcosa di diverso rispetto al 3-5-2? Cambierà modulo?
"Come ho detto e stavo dicendo la perdita di Zapata per noi è importante non solo come capitano e persona, ma soprattutto come giocatore perché è difficile da sostituire per le caratteristiche che ha quindi dovremo essere bravi ad attaccare diversamente l'ultimo terzo. Forse con un po' più di qualità e palloni rasoterra. Dovremo migliorare questo aspetto. In questa settimana con quello che ci è successo e con Maripán, a parte che è squalificato, e Sanabria che sono tornati all'ultimo ho continuato sui concetti che stimo portando avanti modificando qualcosa".

Sanabria ha fatto doppietta con il Paraguay: lui e Adams potrebbero cambiare il modo di giocare della squadra? Cosa si aspetta da loro?
"Perdendo un ariete in area come Zapata, un giocatore molto fisico capace di fare reparto da solo, dovremo essere più bravi a giocare per le nostre punte magari con delle combinate con palla a terra e i traversoni dovranno essere più veloci. Dobbiamo attaccare l'area e lo spazio in una maniera completamente diversa. Zapata ci poteva  permettere di fare la giocata anche individuale con la sua forza fisica, come a Milano.Ora dovremo diventare ancora di più corali per andare nell’ultimo terzo a concludere. Ho fatto i complimenti a Sanabria perché da quando l’ho visto quest'estate aveva voglia di mettersi in mostra e, secondo me, ha fatto ottime prestazioni. E’ bellissimo il messaggio che ha mandato a Zapata e mi fa molto piacere perché l'ho sempre visto coinvolgente. Sono sicuro che sia un ragazzo che ha le qualità per dare tanto, ma penso che lo abbia già dimostrato nel suo primo anno. E' una bella responsabilità e Sanabria saprà prendersela".

Quali tasti toccherà a livello mentale in questo momento così complicato?
"L'ho detto da quando si è fatto male Zapata: se vogliamo raggiungere risultati dobbiamo diventare ancora più squadra, più tignosi, più determinati e tutti noi, compreso il sottoscritto, dobbiamo dare qualcosa in più. I momenti non positivi devono essere trasformarti in positivi quindi dobbiamo trovare le energie in noi stessi, nel gruppo: il singolo fa vincere la partita, il gruppo fa vincere il campionato. Ho sempre battuto su questo da quando ho iniziato a fare l’allenatore e ho sempre dato importanza a tutti i giocatori, anche a chi inizialmente è stato in panchina. Non trascurare nessun perché alla fine hai sempre bisogno di tutti".

Ha visto Zapata dopo l'operazione?
"Gli h consegnato il premio che si era meritato, ma avrei preferito che avesse potuto andarci lui. E' tornato, è molto positivo e ora il suo percorso sarà lungo. Era tranquillo, ci teneva a salutare la squadra e, parlando con i medici, la prima settimana la passerà con noi e quindi sarà vicino alla squadra, ma poi farà il suo percorso di riabilitazione. Tutti i ragazzi lo hanno visto con grande piacere ed è bello perché è una persona per noi importante".

Domani chi sarà capitano?
"Il gruppo ha deciso Linetty, il capitano è lui".

Quale sarà la collocazione di Vlasic?
"Per me è un giocatore che ha grande intensità, può fare la mezzala come piace a me capace di andare tra le linee ed è molto bravo anche a fare la fase difensiva. E’ disponibile, ma poi dipende anche dal modulo, penso che sia capace anche di fare il trequartista. Nel ruolo di centrodestra mi piace molto perché in tutte le sue partite che ho visto quella è la zona dove si esprime molto, molto bene. Ho visto alcune sue gare quando in Premier giocava a piede invertito a sinistra,però, per me, a destra è molto più efficace".

Sosa cosa si è fatto esattamente?
"Ha avuto una lesione miotendinea: nel calciare ha sentito qualcosa e ora bisogna capire di preciso che cosa ha. Sicuramente ci sarà un bollettino che specificherà meglio l’infortunio. Dispiace perché dopo il suo gol in Nazionale eravamo tutti contenti, come era successo per Sanabria, però rientrando dalla Nazionale anche lui aveva un principio febbrile ed era stato fermo due-tre giorni e oggi era il primo giorno ce si allenava con noi, prima aveva lavorato a parte perché non si sentiva tanto bene e oggi è successo questo".

Come procede il recupero di Schuurs?
"E' tornato a farsi controllare il ginocchio dal professor Williams (quello che lo ha operato a Londra, ndr) e abbiamo deciso, insieme alla società rimarrà lì a fare la rieducazione in modo da essere vicino al professor Williams nel caso ci sia qualche cosa. Penso che sia un processo ancora lungo".

Qual è il giocatore che l'ha sospesa di più qui al Torino?
"Sinceramente tutta la squadra. Ho trovato un gruppo voglioso e determinato a cambiare, ma nel cambiamento ci vuole un processo e si fa fatica a livello cognitivo in certe determinate situazioni, ma mi hanno sorpreso".

Tre punti a Cagliari rafforzerebbero il campionato del Torino? In caso di vittoria sarebbe una partita chiave per la stagione?
"Siamo all'inizio del campionato e penso che le partite chiave non ci saranno fino al girone di ritorno quando si capiranno le potenzialità. E' una gara importante: in queste prime sette giornate abbiamo incontrato chi deve provare a vincere lo scudetto e quelle che ambiscono alla Champions, poi con le altre che sono al nostro livello abbiamo fatto sette punti. La partita con il Cagliari è importante, come tutte quelle che abbiamo affrontato finora, più che chiave".

Sanabria giocherà titolare?
"Vediamo domani. Si è aggiunto Gabellini, un altro giovane interessante, e quindi ho la fortuna di vedere anche questi giovani e loro nei periodi negativi hanno anche la fortuna di essere con la prima squadra. Insieme a Karamoh e Njie abbiamo cinque attaccanti dei quali due giovani: domani vediamo le scelte".

Cosa le possono dare i giovani a livello di entusiasmo?
"Tanto. Ho visto anche Ciammaglichella e Gabellini in questa settimana, si è meritato per quello che ha fatto questa chiamata. Quando un giovane viene in prima squadra vuol dire che con la Primavera se lo è meritato. Non dobbiamo mettere a questi ragazzi pressione: è un salto importante e da loro voglio la voglia, l’entusiasmo e l voglia di mettersi in mostra. Devono dare tutto per la squadra. Poi ci sta l'errore, non hanno grande esperienza, ma, se gli capita la devono fare velocemente".

Avete cercato maggiore equilibrio in difesa visto che avete concesso tanti gol evitabili?
"E' vero, ha perfettamente ragione, è un dato su cui sono molto attento, ma il dato va contestualizzato: abbiamo affrontato le quattro migliori squadre, che sono Milan, Inter, Atalanta e Lazio che sono prima, seconda e terza per gol fatti. In queste quattro partite abbiamo segnato 8 gol e ne abbiamo subiti 9. Vuol dire che siamo stati effettivamente messi sotto pressione, e su questo dobbiamo stare attenti, ma abbiamo anche segnato. Con Lecce, Verona e Venezia abbiamo fatto quattro gol e subiti 2, se includo l'errore di Masina sul 3-1 a Verona, che fa parte di quello che dici, quindi ne avremmo preso uno solo. Le cose vanno un po’ contestualizzate, ma sono d'accordo. Però, come ho sempre detto, nel reparto abbiamo cambiato tanti giocatori e i nuovi  volte devono essere meccanizzati nella linea a 5, alcuni già l’anno scorso avevano lavorato così e altri no. Maripán e Coco, che è partito veramente bene. Ma dobbiamo migliorare e penso che tutto passi dal lavoro. Siamo anche stati sfortunati perché durante la prima sosta erano appena arrivati i nuovi e sono subito ripartiti per le Nazionali così come in questa seconda sosta e hanno fatto bene. Però questo è un dato sul quale bisogna stare attenti perché anche nelle tre partite nelle quali abbiamo subito solo due gol abbiamo subito tante transizioni, soprattutto con il Lecce, e lì è stato bravo il nostro portiere. Dobbiamo lavorare".

E' una priorità trovare il sostituto di Zapata per gennaio? O badate all'attualità e poi a gennaio si vedranno le occasioni che offrirà il mercato?
"Non siamo indifferenti a ciò che è successo a Zapata. Come si fa in tutte le grandi società ci si porta avanti prima e poi si vede. Quando ho detto che adesso volevo rimanere con questo gruppo è perché quando si analizzano i giocatori che sono fermi non sono funzionali al tuo gioco, con tutto il rispetto per loro. Ed è normale che una grande società si guardi subito intorno per essere poi eventualmente pronta nelle difficoltà del mercato".

Avete lavorato sul creare più occasioni appena recuperate palla?
"Fa parte del lavoro, l'ho letta anch’io questa statistica. E' bello vedere i numeri, ma vanno contestualizzati. Sono d’accordo, ma non era la mia priorità vedere cosa facciamo dopo 10 secondi andando in avanti: noi abbiamo più caratteristiche per arrivare lì con il palleggio e non con l’attacco diretto, ma sicuramente senza Zapata qualcosa dovrà cambiare".