Perugia-Ternana: Abate-Zauli, è derby novità anche in panchina
Volti nuovi in tribuna (LEGGI QUI), nuovissimi anche in panchina per il derby di domenica che possiamo definire quello delle più grandi novità. Allenatori all’esordio nei derby umbri anche se con carriere diverse alle spalle. Ignazio Abate, 38 anni martedì prossimo 12 novembre, è alla sua prima esperienza tra i professionisti dopo aver cominciato nelle giovanili del Milan. Lamberto Zauli ha esperienze più consistenti visto che di anni ne ha 53 e con il calcio giocato ha smesso nel 2009 dopo circa 500 partite disseminate in tutti i campionati professionistici: da Modena a Teramo, dal Sudtirol al Crotone a Bologna e Juventus Next Gen. Ha attraversato l’intera penisola con risultati altalenanti. Ora è approdato sulla panchina del Perugia rilevando Formisano che con i grifoni aveva concluso la passata stagione e iniziato quella attuale. Uno che di derby quindi ne ha vissuti in quantità industriale un po’ ovunque.
Abate che gli scarpini al classico chiodo li ha appesi nel 2020 di partite ne ha giocate più o meno altrettante sommando quelle dei campionati italiani alle coppe internazionali, la gran parte con la maglia del Milan addosso oltre a quelle del Napoli, Modena, Empoli e Torino. Una bacheca con splendidi trofei e 18 derby disputati da calciatore con la maglia rossonera addosso in aggiunta a quelli da tecnico della Primavera del Milan.
Stavolta sarà storia diversa per tutti e due anche se la matrice è la stessa: il valore che i tifosi attribuiscono alla partita, che sia essa stracittadina o, come in questo caso, straregionale. Un confronto che ha valore prima di tutto per la classifica. La Ternana ha accumulato il doppio dei punti del Perugia e vuole continuare la corsa nelle zone nobili della graduatoria. Il Perugia ha affidato a Zauli le speranze di recupero dopo un avvio stentato. Vede il derby come un possibile punto di svolta.
Come sempre nel calcio saranno i giocatori in campo a determinare le differenze, il risultato. Ma i due personaggi sulle panchine avranno un compito difficile: preparare al meglio la sfida e gestirla senza errori, trovando magari quel guizzo, quella intuizione che tante volte ha fatto la differenza.
Quindi sarà un bel banco di prova per il più giovane Ignazio ma anche per il più esperto Lamberto, i due esordienti più attesi in una sfida impregnata di volti nuovi.