
Pontedera, Menichini sul baby Corona: “C’è qualche similitudine con Toni. Qui può crescere”
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L’allenatore del Pontedera Leonardo Menichini è intervenuto oggi ai microfoni di Tmw Radio per fare il punto della stagione attuale, che proseguirà con i play-off. Fra i tanti punti toccati il mister ha analizzato quello inerente ai giovani, tra cui spicca per rendimento quello di Giacomo Corona, classe 2004 figlio di Giorgio Corona, attaccante dei primi anni 2000 di Serie B, C e D:
“Penso a Corona, ad esempio: arrivava dalla Primavera dell’Empoli. Se fosse andato in una squadra di vertice della C, magari non avrebbe giocato. Qui, invece, sta facendo grandi cose. Ma il discorso vale per tanti altri giovani: se hanno qualità, qui possono emergere, costruirsi un futuro e una credibilità".
"Con Toni c’è sicuramente qualche similitudine. L’ho allenato, insieme a Carletto Mazzone, a Brescia. E sappiamo tutti che carriera ha fatto. Anche lui, come Corona, è partito dalla Serie C e ha fatto la gavetta. Giacomo ha ancora bisogno di completarsi, ma per farlo il Pontedera è il posto giusto. Qui si lavora con tranquillità, con uno staff attento, che cura i dettagli. È l’ambiente giusto per crescere. Lo ripeto: ci sono tanti ragazzi interessanti nelle Primavere, e dovrebbero andare in realtà come la nostra, dove non si ha l’assillo del risultato immediato”.
“Penso a Corona, ad esempio: arrivava dalla Primavera dell’Empoli. Se fosse andato in una squadra di vertice della C, magari non avrebbe giocato. Qui, invece, sta facendo grandi cose. Ma il discorso vale per tanti altri giovani: se hanno qualità, qui possono emergere, costruirsi un futuro e una credibilità".
"Con Toni c’è sicuramente qualche similitudine. L’ho allenato, insieme a Carletto Mazzone, a Brescia. E sappiamo tutti che carriera ha fatto. Anche lui, come Corona, è partito dalla Serie C e ha fatto la gavetta. Giacomo ha ancora bisogno di completarsi, ma per farlo il Pontedera è il posto giusto. Qui si lavora con tranquillità, con uno staff attento, che cura i dettagli. È l’ambiente giusto per crescere. Lo ripeto: ci sono tanti ragazzi interessanti nelle Primavere, e dovrebbero andare in realtà come la nostra, dove non si ha l’assillo del risultato immediato”.
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