Grandolfo: "Dalla tripletta al Bologna alla Serie D. Col Monopoli segno e punto in alto"

“Difficile da descrivere perché quello è stato l'apice delle emozioni, quasi inspiegabili. Immagina un ragazzo di 18 anni che fa una tripletta in Serie A con la squadra della sua città, è stata una tempesta di emozioni". L’attaccante Francesco Grandolfo, ora al Monopoli in Serie C, torna così su quella tripletta contro il Bologna – nell’ultima giornata della stagione 2010/11 – quando si fece conoscere dal mondo del calcio prima di iniziare una carriera molto diversa da quella che sembrava dovesse essere: “Calcioscommesse? Mi spogliavo altrove, nello spogliatoio riservati alla Primavera e non mi sono mai accorto di nulla. - prosegue Grandolfo nell’intervista rilasciata a Fanpage - Poi andai al Chievo dove giocai pochissimo perché all’epoca non c’era questa voglia di far giocare i giovani, inoltre l’età media lì era abbondantemente sopra i 30. Sono tornato quindi al Bari dove ho giocato poco in Serie B e, dopo il fallimento del club, mi sono ritrovato direttamente in Serie D ripartendo dalla Correggese e poi dall’Andria”.

Grandolfo spiega anche che un ritorno al Bari non è nei suoi pensieri: “Non ho mai più sentito nessuno della società, la politica poi oggi mi sembra quella di non prendere gente di Bari, ma che proviene da fuori o appartiene al mondo Napoli”.

L’attaccante classe ‘92 poi si sofferma sul presente e sulla corsa verso la promozione: “Il Monopoli ha un grande gruppo e la nostra forza è che abbiamo sempre reagito nelle difficoltà. Spero di arrivare più in alto possibile con la mia squadra. - conclude Grandolfo – La stagione sta andando benissimo contro ogni aspettativa pensando a come è andata l'anno scorso con una salvezza ai play out. Oggi ci troviamo lì su e questa cosa ci motiva, è una bella soddisfazione per tutta la squadra. Sono molto contento anche io dopo aver raggiunto la doppia cifra".