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Taranto, Murgia: "Mi avevano detto che la squadra non sarebbe stata smantellata"TUTTO mercato WEB
© foto di Jacopo Duranti/Tuttolegapro.com
ieri alle 23:04Serie C
di Daniele Najjar

Taranto, Murgia: "Mi avevano detto che la squadra non sarebbe stata smantellata"

L'allenatore Pino Murgia, nel corso di una intervista rilasciata a Canale 7 ha parlato di alcuni retroscena legati al suo arrivo al Taranto prima dell'esclusione dei rossoblu dal campionato. Ecco le sue parole riprese da TuttoC.com: "Se il Taranto fosse stato in una posizione tranquilla, in tutti i sensi, non avrebbe chiamato il sottoscritto. Partiamo da questo presupposto. Però, l’occasione era importante: mi era stato detto che comunque la squadra non sarebbe stata smantellata, che i giocatori presenti sarebbero rimasti e che, dopo Trapani, ci avrebbero sbloccato il mercato e avremmo potuto rinforzare la squadra - riporta Giornalerossoblu.it -. Dunque, per me c’erano i presupposti per provare a giocarci questa salvezza. Poi, le cose sono precipitate di settimana in settimana. Io ho preferito non abbandonare il Taranto in questa situazione di difficoltà e mi sono messo a disposizione del club e dei ragazzi".

Sulla batosta incassata dal Picerno: "Noi venivamo da una gara che era stata la più positiva, quella persa in casa con il Foggia, dove i ragazzi comunque avevano fatto una discreta prestazione, diciamo così.

Io dissi che c’erano stati dei segnali positivi; non tutti hanno preso bene questa frase, ma io, lavorando con i ragazzi settimana dopo settimana, avvertivo la loro crescita. Ci tengo anche a dire che la nostra Primavera, che poi è stata esclusa dal campionato non potendo giocare sabato e domenica, era comunque ultima nel girone senza aver mai vinto una gara, perdendo partite 9-0, 6-0, 5-1 anche nel loro campionato. Io vedevo una crescita nei giovani, perché comunque, da come li ho presi, sarà stato l’entusiasmo e la voglia di giocare un campionato che ancora non gli apparteneva. Non sono ragazzi pronti per la Serie C, ma per loro è stato uno stimolo importante. Alla fine, non potevo decidere di andar via dopo Trapani, perché vedevo che i ragazzi della prima squadra piano piano andavano via tutti. Però io comunque mi sono messo a disposizione del club, andando incontro anche a dei risultati, diciamo, scontati".