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Dg Virtus Verona: "Le Cinque vittorie consecutive? Un risultato storico"
tmwradio
A TUTTA C con Cristiano Cesarini e Lucio Marinucci. Ospite: Diego Campedelli (Dg Virtus Verona)
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Diego Campedelli, direttore generale della Virtus Verona, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di TMW Radio, all'interno della trasmissione 'A Tutta C':
Cosa può dirci della grande stagione di De Marchi?
“Ha avuto un periodo difficile nel girone d’andata a causa di un infortunio, con il suo fisico ha bisogno di più tempo per rientrare in forma. Può essere che rischiamo di essere dipendenti da lui, ha delle caratteristiche difficili da trovare in altri giocatori. Però, se ha questo rendimento, è perché tanti altri giocatori nella squadra lo mettono nelle condizioni di rendere al meglio. Se segna così tanto è perché viene messo in condizione di farlo dai suoi compagni.”
In caso di playoff, il presidente porterà la squadra nuovamente in giro per il mondo?
“Da qualche anno non facciamo più viaggi a fine stagione. L’importante adesso è salvarsi il prima possibile, ci siamo quasi. Poi non ci precludiamo nulla, giocheremo liberi perché per noi l’importante è salvarsi. Ci giocheremo tutte le partite con la nostra spensieratezza, a prescindere dall’eventuale posizione nei playoff.”
È la prima volta nella vostra storia che ottenete cinque vittorie consecutive.
“Per caratteristiche otteniamo serie di risultati positivi e negativi, ma mai cinque vittorie consecutive. Abbiamo battuto grandi squadre come Padova e Atalanta, siamo una squadra in salute e siamo fiduciosi. La cosa più importante è salvarsi il prima possibile, poi non ci precludiamo nulla.”
Non eravate mai arrivati a 42 punti a questo momento della stagione. Quanto siete soddisfatti? Vi aspettavate questi risultati con un progetto ancor più giovane?
“Non me lo sarei mai aspettato, c’era qualche perplessità sull’aver messo tanti ragazzi giovani. Devo fare i complimenti al mister e a tutto il suo staff, alcuni ragazzi non avevano mai fatto la categoria e stanno rendendo alla grande. Il merito va a loro, ma anche molto allo staff e al mister. Siamo una delle squadre che fa giocare più giovani.”
Qual è la caratteristica principale del mister per far rendere così i giovani?
“È un allenatore preparato tecnicamente e tatticamente, come tutto il suo staff. A livello psicologico sa tirare fuori il 100% da ogni giovane perché sa toccare le corde giuste. Fa sentire a casa i giovani, li fa sentire a loro agio.”
Quanto è importante questo aspetto mentale del mister?
“È un fuoriclasse in questo senso, sulla gestione del gruppo e l’aspetto mentale è un maestro. Tira fuori dai giocatori e da noi in società il meglio, è lui che, quando le cose vanno male, ci dà la carica. C’è poco da fare, è uno dei migliori che abbia mai conosciuto.”
Avete portato un gol 15 giocatori diversi. Qual è il segreto di questo contributo così importante?
“Il mister è bravo anche a tenere sul pezzo chi gioca meno, succede spesso che chi gioca poco venga chiamato in causa e dà il massimo. La nostra fortuna è avere ragazzi che sanno aspettare il loro momento, e questo è merito di Gigi che li tiene sempre attivi.”
Cosa vi aspettate dalla sfida contro la Triestina?
“È una squadra partita per vincere il campionato, hanno avuto degli intoppi nel girone d’andata che hanno complicato il loro cammino. Con il nuovo allenatore hanno preso la strada che dovevano prendere dall’inizio. Per noi sono tutte montagne da scalare, siamo la seconda squadra che spende meno in tutta la C. Cerchiamo di giocare di squadra e di darci tutti una mano, sappiamo da dove veniamo e dove vogliamo arrivare.”
Che stagione sta vivendo il classe 2006 Rispoli?
“Fabio è un giocatore che ha una classe sopraffina, pur essendo un 2006 ha grande personalità. Non ha mai paura di farsi dare la palla, ha un futuro roseo. Se mantiene la voglia di lavorare e sacrificarsi ha delle doti che possono portarlo in categorie superiori. Non deve bruciare le tappe, ma è sicuramente uno dei giovani più validi passati da qui.”
Cosa può dirci della grande stagione di De Marchi?
“Ha avuto un periodo difficile nel girone d’andata a causa di un infortunio, con il suo fisico ha bisogno di più tempo per rientrare in forma. Può essere che rischiamo di essere dipendenti da lui, ha delle caratteristiche difficili da trovare in altri giocatori. Però, se ha questo rendimento, è perché tanti altri giocatori nella squadra lo mettono nelle condizioni di rendere al meglio. Se segna così tanto è perché viene messo in condizione di farlo dai suoi compagni.”
In caso di playoff, il presidente porterà la squadra nuovamente in giro per il mondo?
“Da qualche anno non facciamo più viaggi a fine stagione. L’importante adesso è salvarsi il prima possibile, ci siamo quasi. Poi non ci precludiamo nulla, giocheremo liberi perché per noi l’importante è salvarsi. Ci giocheremo tutte le partite con la nostra spensieratezza, a prescindere dall’eventuale posizione nei playoff.”
È la prima volta nella vostra storia che ottenete cinque vittorie consecutive.
“Per caratteristiche otteniamo serie di risultati positivi e negativi, ma mai cinque vittorie consecutive. Abbiamo battuto grandi squadre come Padova e Atalanta, siamo una squadra in salute e siamo fiduciosi. La cosa più importante è salvarsi il prima possibile, poi non ci precludiamo nulla.”
Non eravate mai arrivati a 42 punti a questo momento della stagione. Quanto siete soddisfatti? Vi aspettavate questi risultati con un progetto ancor più giovane?
“Non me lo sarei mai aspettato, c’era qualche perplessità sull’aver messo tanti ragazzi giovani. Devo fare i complimenti al mister e a tutto il suo staff, alcuni ragazzi non avevano mai fatto la categoria e stanno rendendo alla grande. Il merito va a loro, ma anche molto allo staff e al mister. Siamo una delle squadre che fa giocare più giovani.”
Qual è la caratteristica principale del mister per far rendere così i giovani?
“È un allenatore preparato tecnicamente e tatticamente, come tutto il suo staff. A livello psicologico sa tirare fuori il 100% da ogni giovane perché sa toccare le corde giuste. Fa sentire a casa i giovani, li fa sentire a loro agio.”
Quanto è importante questo aspetto mentale del mister?
“È un fuoriclasse in questo senso, sulla gestione del gruppo e l’aspetto mentale è un maestro. Tira fuori dai giocatori e da noi in società il meglio, è lui che, quando le cose vanno male, ci dà la carica. C’è poco da fare, è uno dei migliori che abbia mai conosciuto.”
Avete portato un gol 15 giocatori diversi. Qual è il segreto di questo contributo così importante?
“Il mister è bravo anche a tenere sul pezzo chi gioca meno, succede spesso che chi gioca poco venga chiamato in causa e dà il massimo. La nostra fortuna è avere ragazzi che sanno aspettare il loro momento, e questo è merito di Gigi che li tiene sempre attivi.”
Cosa vi aspettate dalla sfida contro la Triestina?
“È una squadra partita per vincere il campionato, hanno avuto degli intoppi nel girone d’andata che hanno complicato il loro cammino. Con il nuovo allenatore hanno preso la strada che dovevano prendere dall’inizio. Per noi sono tutte montagne da scalare, siamo la seconda squadra che spende meno in tutta la C. Cerchiamo di giocare di squadra e di darci tutti una mano, sappiamo da dove veniamo e dove vogliamo arrivare.”
Che stagione sta vivendo il classe 2006 Rispoli?
“Fabio è un giocatore che ha una classe sopraffina, pur essendo un 2006 ha grande personalità. Non ha mai paura di farsi dare la palla, ha un futuro roseo. Se mantiene la voglia di lavorare e sacrificarsi ha delle doti che possono portarlo in categorie superiori. Non deve bruciare le tappe, ma è sicuramente uno dei giovani più validi passati da qui.”
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