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Deferimento Novara, la nota del club: "Salderemo con emissione cartella esattoriale"
Di ieri la notizia del deferimento, tra le altre, del Novara, "per non aver provveduto, entro il termine del 16 dicembre 2024, al versamento di quota parte dei contributi INPS relativi al pregresso periodo giugno – luglio 2023, oggetto di un piano di dilazione concesso dall’INPS e revocato dallo stesso Istituto".
Sulla questione, però, è intervenuto il club, con il comunicato ufficiale che di seguito riportiamo:
"Con riferimento alla nota stampa del 31 dicembre 2024 pubblicata dalla FIGC, Novara Football Club tiene a precisare che la vicenda trae origine dalla dilazione di contributi INPS riferiti al periodo di giugno e luglio 2023, concessa a settembre 2023, sempre onorata, quindi pagata entro le scadenze mensili definite, così come INPS corrente, dalla data della dilazione, ad oggi, che la Società ha sempre versato entro le scadenze federali, come consuetudine generica. Ciò nonostante, il 13 settembre 2024, alla Società è stata notificata la revoca della dilazione e ne è seguita l’emissione di una cartella esattoriale da parte dell’Agenzia delle Entrate, che è risultata errata in eccesso. La Società ne ha quindi richiesto la correzione, con istanza di sgravio, che è stata accolta, come dimostrato nella documentazione presentata agli organismi di pertinenza e competenza.
Pertanto, ci teniamo particolarmente a ribadire, facendo seguito alle intenzioni e progettualità della proprietà, che tutti gli importi dovuti saranno effettivamente saldati non appena sarà emessa la nuova cartella esattoriale con l’indicazione dell’esatto importo effettivamente dovuto, che ci permetta quindi di poter operativamente procedere.
Quanto alla dichiarazione relativa al pagamento dei contributi INPS relativa alle mensilità di settembre e ottobre 2024 trasmessa alla COVISOC il 16 dicembre 2024, è necessario evidenziare che si tratta di dichiarazione veridica, perché quei contributi, sono stati in effetti tempestivamente versati.
Per quanto sopra, la Società e le persone coinvolte, si difenderanno mediante i propri legali e procedure di rito, nelle sedi opportune, affinché possano essere valutate con oggettività le motivazioni che possano aver causato quanto accaduto, dimostrando nuovamente le motivazioni che abbiano innescato questo “cortocircuito” amministrativo, non dipendente dalle nostre volontà".
Sulla questione, però, è intervenuto il club, con il comunicato ufficiale che di seguito riportiamo:
"Con riferimento alla nota stampa del 31 dicembre 2024 pubblicata dalla FIGC, Novara Football Club tiene a precisare che la vicenda trae origine dalla dilazione di contributi INPS riferiti al periodo di giugno e luglio 2023, concessa a settembre 2023, sempre onorata, quindi pagata entro le scadenze mensili definite, così come INPS corrente, dalla data della dilazione, ad oggi, che la Società ha sempre versato entro le scadenze federali, come consuetudine generica. Ciò nonostante, il 13 settembre 2024, alla Società è stata notificata la revoca della dilazione e ne è seguita l’emissione di una cartella esattoriale da parte dell’Agenzia delle Entrate, che è risultata errata in eccesso. La Società ne ha quindi richiesto la correzione, con istanza di sgravio, che è stata accolta, come dimostrato nella documentazione presentata agli organismi di pertinenza e competenza.
Pertanto, ci teniamo particolarmente a ribadire, facendo seguito alle intenzioni e progettualità della proprietà, che tutti gli importi dovuti saranno effettivamente saldati non appena sarà emessa la nuova cartella esattoriale con l’indicazione dell’esatto importo effettivamente dovuto, che ci permetta quindi di poter operativamente procedere.
Quanto alla dichiarazione relativa al pagamento dei contributi INPS relativa alle mensilità di settembre e ottobre 2024 trasmessa alla COVISOC il 16 dicembre 2024, è necessario evidenziare che si tratta di dichiarazione veridica, perché quei contributi, sono stati in effetti tempestivamente versati.
Per quanto sopra, la Società e le persone coinvolte, si difenderanno mediante i propri legali e procedure di rito, nelle sedi opportune, affinché possano essere valutate con oggettività le motivazioni che possano aver causato quanto accaduto, dimostrando nuovamente le motivazioni che abbiano innescato questo “cortocircuito” amministrativo, non dipendente dalle nostre volontà".
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