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Parlato: "Padova, non è un passo falso. L'Alcione Milano sta calando"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Ferri
lunedì 27 gennaio 2025, 14:15Interviste TC
di Raffaella Bon
per Tuttoc.com

Parlato: "Padova, non è un passo falso. L'Alcione Milano sta calando"

L'allenatore Carmine Parlato, in attesa di una nuova sistemazione dopo la breve esperienza sulla panchina del Piacenza in Serie D, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di TuttoC.com.

Il Vicenza si è avvicinato al Padova. Cosa cambia nel Girone A?
"Il Vicenza ha recuperato altri punti, mentalmente può beneficiare di questa ulteriore spinta ma il Padova continua a comandare. I biancoscudati dovranno pensare a loro stessi e continuare ad andare avanti così: la partita con la Pro Vercelli è stata sporca e con pochissime occasioni, un incontro preparato bene dagli ospiti che per novanta minuti hanno fatto giocare raramente la squadra di Andreoletti. Il Padova deve avere una mentalità diversa dal gioco brillante che ha sempre mostrato quando affronta le cosiddette partite sporche: qui può essere importante trovare anche il gol sulle palle inattive. Non lo vedo come un passo falso, ma da oggi in poi la situazione si fa ancora più interessante".

Il Vicenza ha dominato contro l'Alcione Milano...
"La vittoria del Vicenza con l'Alcione porta i biancorossi ad accorciare le distanze dalla vetta. L'Alcione Milano sta calando, all'inizio sembrava una sorpresa ma ora sta pagando tanto e quindi la situazione si fa un po' allarmante, anche se il campionato è ancora lungo. Pesa prendere quattro gol, adesso i lombardi dovranno analizzare gli errori che hanno commesso".

Una valutazione complessiva sul Girone A?
"E' un girone in cui ci sono sempre varie sorprese. In C bisogna stare in campana fino alla fine".

Cosa pensa degli avvicendamenti sulle panchine?
"Dispiace per Andreucci e Soave, due colleghi e amici. Cambiare allenatori è diventata un'abitudine, io difendo il mio ruolo e quindi sto dalla parte di entrambi ma le società devono giustamente fare anche delle valutazioni patrimoniali in merito al loro cammino. Credo che una volta che hai portato la squadra in C e hai partecipato ad una promozione, sarebbe giusta maggiore gratitudine da parte dei presidenti, ma in pochi la pensano in questo modo. Nel momento in cui arriva un periodo di crisi, si perde la fiducia nelle persone che hanno contribuito a fare la storia della società. Non è facile cambiare 30 giocatori, quindi si manda via l'allenatore: è un peccato, bisogna darsi una regolata sotto l'aspetto dell'umanità".