Meno 4 giorni all'alba: ma che C avevamo lasciato? Padova e Monopoli a tutta birra, Vis Pesaro e Virtus Entella trasformate. Un pesante gap da colmare per la Triestina
Con l'arrivo del nuovo anno (a proposito, il countdown è già partito, vi arrivino i nostri migliori auguri in tal senso), il calciomercato tornerà protagonista proprio tra 48 ore (o meno, dipende da quando finirete tra queste righe), pronto ad animare le fredde giornate di gennaio. Se volete un'analisi approfondita delle trattative in arrivo, la troverete tra poche ore, più precisamente nel giorno di capodanno, quando la nostra programmazione si focalizzerà proprio su ciò che dovremo aspettarci dalle varie contendenti del campionato di terza serie.
Qui, invece, cercheremo di soffermarci su alcune riflessioni generali, approfittando della lunga pausa del campionato che quest'anno non ha coinciso con la conclusione del girone d’andata, ma con l'inizio del girone di ritorno (e comunque non sentirete così tanto la mancanza del calcio giocato, tra quattro giorni si tornerà già in campo).
È comunque il momento dei primi bilanci e dei confronti con la stagione precedente. Uno sguardo al passato ci aiuta a scorgere le possibili tendenze future, cercando di capire quale direzione prenderà il campionato nei prossimi mesi. Alcune squadre, per quanto visto finora, sembrano non necessitare di grandi interventi, per evitare di destabilizzare un equilibrio già ben rodato. Al contrario, altre sono quasi costrette a intervenire per rimediare agli errori commessi nella sessione estiva e cercare di rilanciare le proprie ambizioni nella seconda metà della stagione.
Da fanalini di coda in retrovia alla ribalta della vetta. Nel Girone A passo da ammazzacampionato per il Padova che dopo una stagione a rincorrere il Mantova si è ritrovato imbattuto (e imbattibile) a quota 54, con 10 punti sulla vicecapolista Vicenza e ben 18 sulla terza forza Feralpisalò. Nessuno in terza serie viaggia al ritmo indiavolato della macchina perfetta messa a punto da Andreoletti. Nel Girone B si è totalmente trasformata la Vis Pesaro: di questi tempi nella scorsa stagione i biancorossi si ritrovavano invischiati nella lotta per non retrocedere, con soli 20 punti conquistati. Sono 15 in più quelli messi insieme quest'anno, con un quinto posto che sa di impresa (in coabitazione con l'Arezzo già battuto all'andata per 3-0, amaranto avvisati in vista del ritorno tra qualche giorno). Anche la Virtus Entella si può dire che abbia ritrovato sé stessa: se 12 mesi fa si ritrovava al penultimo posto valido per i playoff (e ha poi faticato parecchio a salvarsi, arrivando addirittura all'ultima giornata per avere la certezza aritmetica), la squadra ligure può sognare nuovamente la B, anche se dovrà vedersela con la Ternana e il Pescara (con cui condivide la vetta, anche se per la classifica avulsa i biancocelesti sono terzi). Nel Girone C a strabiliare è sicuramente il Monopoli: dalla salvezza ai playout (strappata nello scontro fratricida contro la Virtus Francavilla) all'insidiare la capolista Benevento (due sole le lunghezze che dividono il Gabbiano dalla Strega)
In picchiata o quasi. Dall'altra parte c'è una Triestina dalle stelle alle stalle: dal terzo posto dello scorso inverno (poi divenuto quarto finale) al penultimo attuale, a meno otto punti dalla salvezza diretta. Il ritorno di Tesser ha fatto ingranare i rossoalabardati, ma il brutto ko con l'Arzignano li ha fatti ripiombare nuovamente nell'incubo. Ascoli e Lecco si sono rese conto ben presto di quanto sia complicato metabolizzare la retrocessione dalla B: bianconeri e blucelesti sono prese con difficoltà assortite di varia natura a dispetto della presenza di giocatori validi se presi individualmente (vedi quel Simone Corazza che ha trascinato in cadetteria il Cesena nella scorsa stagione o Daniele Rocco, vicecapocannoniere del Girone A 2023/24, capitano di quel Legnago che al suo ritorno tra i professionisti è volato ai playoff). A farne le spese, come da prassi, sono stati prima Massimo Carrera e poi Francesco Baldini, schiacciati sotto il peso dei mancati risultati. Finita nel vortice delle aspettative mancate anche la Juventus Next Gen: il cambio di girone, dal B al C, non ha favorito la seconda squadra bianconera, che dovrà lottare fino all'ultimo per mantenere la categoria dopo aver conquistato per quattro volte nella sua storia i playoff (oltre a una Coppa Italia Serie C). Al 'solito' Massimo Brambilla il compito di riuscirci dopo aver dato il benservito a Paolo Montero.