Inizia il mercato - Cosa aspettarsi dal Padova: non toccare gli equilibri
Cosa aspettarsi dal mercato da una squadra, il Padova, che nel girone di andata (unitamente alla prima di ritorno) ha dimostrato di poter essere una vera e propria ammazzacampionato tanto da aggiudicarsi il titolo di campione d'inverno con due giornate di anticipo e chiudendo il 2024, prima della sosta natalizia, con ben 10 punti di vantaggio sulla diretta inseguitrice (il Vicenza) e addirittura 18 sulla terza classificata (la Feralpisalò)?
Con l’apertura del mercato invernale ormai alle porte, l'intenzione della società biancoscudata sembrerebbe essere quella di mantenere un profilo basso, operando solo in caso di vera necessità. Lunedì 30 dicembre, il direttore sportivo Massimiliano Mirabelli e mister Matteo Andreoletti si sono incontrati per fare il punto della situazione, con l’obiettivo di garantire continuità a un progetto tecnico già ben avviato. Tuttavia, come già detto, si prevede un mese di gennaio tranquillo, con pochi movimenti sia in entrata che in uscita.
Andando ad analizzare i vari reparti, possiamo dire che la retroguardia biancoscudata, tra i punti di forza della squadra, si sta distinguendo per solidità e affidabilità. Non sono previsti cambiamenti significativi in questo reparto. Il portiere Mattia Fortin, seguito con interesse da diversi club tra cui il Lens dello stesso Oughourlian, resterà almeno fino a giugno. Anche il secondo portiere, Michele Voltan, non si muoverà, nonostante le richieste provenienti dalla Serie D, in particolare dal Cjarlins Muzane. Unica possibile uscita è quella del difensore Luca Crescenzi, corteggiato da Pontedera e Latina, mentre Antonio Granata, nonostante lo scarso utilizzo, dovrebbe restare in rosa.
Anche a centrocampo gli equilibri non subiranno variazioni rilevanti. Il caso più spinoso riguarda Jeremie Broh, che ha vissuto momenti di tensione con Andreoletti dopo l’ultima partita (secondo il tecnico - che lo ha sostituito dopo 16 minuti circa - avrebbe mancato di rispetto ai compegni). Tuttavia, sembra probabile che la situazione rientri, con il giocatore destinato a restare in biancoscudato almeno fino al termine della stagione. Le altre pedine del reparto sono considerate intoccabili e fondamentali per il progetto tecnico.
Nonostante si sia vociferato della necessità di rinforzare il reparto offensivo, la dirigenza patavina sembra orientata a non intervenire. L’alternanza tra Mattia Bortolussi e Alberto Spagnoli continua a funzionare, garantendo equilibrio e risultati. Inserire un nuovo elemento potrebbe rischiare di compromettere questa armonia. Inoltre, Michael Liguori e Simone Russini sono pronti a essere utilizzati come punte centrali in caso di necessità, fornendo ulteriori opzioni al tecnico.