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Maraia: "La Ternana ha il gioco migliore. Milan paga l'adattamento alla C"TUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
ieri alle 11:30Altre news
di Matteo Ferri
per Tuttoc.com

Maraia: "La Ternana ha il gioco migliore. Milan paga l'adattamento alla C"

Ivan Maraia, allenatore ed ex calciatore, è intervenuto durante “A Tutta C” a TMW Radio per commentare vari temi. 
Qual è la cosa che vede di più negli attuali allenatori di Serie C?
“Per quanto riguarda il campionato è sempre affascinante e molto difficile. Per me lo sarà ancora di più nel girone di ritorno, dove le cose si complicano per tutti. Ci sono allenatori molto bravi. Vedo allenatori di grande esperienza. Ci sono allenatori importanti e abituati a stare in certe posizioni in classifica. Abate nella veste di allenatore non ha tanta esperienza ma ha avuto una carriera molto importante da calciatore. In alcuni casi la qualità migliore è l’esperienza”.
Chi gioca meglio per lei in questa categoria?
“Io seguo molto di più il girone B e direi la Ternana. Ho avuto modo di vederla anche dal vivo alle prime giornate. Fin da subito ho avuto una sensazione molto positiva. La darei alla Ternana, insomma, senza togliere nulla alle altre. Anche il Pescara gioca bene ma quelli che mi ha colpito di più sono i rossoverdi. Per vincere il campionato poi non basta solamente giocare bene”. 
Per quanto riguarda il Milan futuro, per lei che problemi sta riscontrando?
“Bonera avendo in mano la situazione coglie in maniera più precisa in che situazione si trovano. Io da fuori se vedo il Milan futuro e vedo la Juventus del primo anno mi sembra che ci sia questa mentalità da primavera che si paga molto. I rossoneri spesso finiscono in inferiorità numerica e in Lega Pro questo fa la differenza.

I rossoneri, poi, spesso non hanno i giocatori perché vanno in prima squadra. Per fare bene in Lega Pro servono i giocatori forti. L’aspetto principale comunque è l’adattamento alla categoria dei giovani. Il Milan sta pagando questo aspetto qui e deve cercare di sistemarsi il prima possibile”. 
Che idea si è fatto sulla nuova regola che permette agli allenatori di andare su più panchine in una stagione?
“In Italia c’è l’abitudine di cavalcare questa cosa. Dal momento che c’è questa possibilità viene presa in considerazione senza valutare altre possibilità. Viene data più possibilità a chi è già dentro. Da un punto di vista economico societario è un vantaggio. Liberarsi di un allenatore per una società è sicuramente una salvezza da un punto di vista economico. Dal punto di vista degli allenatori, invece, vedendo come stanno andando le cose, è diverso. A cambiare sono sempre gli stessi”.
Da allenatore come si vive il calciomercato di gennaio?
“Il problema che è sempre stato sollevato è la durata. Se dura un mese e nel frattempo ci sono 4 partite di campionato è chiaro che la durata è lunga. Il mercato ci deve essere perché così le società possono trovare soluzioni ad alcune situazioni ma va accorciato. Così lungo c’è il rischio di allenare un calciatore e trovarselo contro la settimana dopo. Il punto, per me, è che è la durata che non fa bene”.