Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / serie c / Girone A
Renate, Siega per un nuovo inizio: "Qui per rilanciarmi, vedo buoni segnali"TUTTO mercato WEB
Nicholas Siega
© foto di Marcello Casarotti/TuttoLegaPro.com
domenica 1 settembre 2024, 14:15Girone A
di Francesco Moscatelli
per Tuttoc.com

Renate, Siega per un nuovo inizio: "Qui per rilanciarmi, vedo buoni segnali"

Una notte da regina del gruppo. Va bene, più una gioia per gli occhi che un dato reale. Va bene, due partite non significano nulla e nulla si pretende al Renate se non un buon campionato. Eppure, ad ogni latitudine, quando il nome è lì in alto, valore simbolico o no quella prima riga piace sempre.

Dici classifica ed è giusto ridere e darsi di gomito, ma la sensazione di un gruppo che Foschi sta cominciando a plasmare con incastri che vanno al proprio posto è reale. E' reale perché si apprezza una buona tenuta difensiva (sono passati 180 minuti e i gol incassati sono zero), è reale perché i due gol decisivi sono arrivati dalla panchina, è reale perché i giocatori cambiano di posizione nel corso della gara dimostrando buona volontà di applicazione. Arriveranno le sconfitte (soprattutto quando avversarie sulla carta più quotate -proprio come la Feralpisalò- entreranno realmente in forma con tutti i propri effettivi), ma rispetto allo scorso, problematico anno il vento sembra cambiato.

E' un Renate più strutturato, in qualità e in quantità. A parte alcuni "giovani maturi" (Spedalieri in difesa autore di una grande prova contro i gardesani), non è banale per una realtà che resta di provincia attrarre nomi di un passato importante ma di un presente comunque che può ancora decidere chi ride e chi piange a fine giornata. Perché il fiato può anche farsi più corto, certo. Ma la qualità, quella cristallina, resta. Lo scorso anno Bocalon (i suoi sei gol nel girone di ritorno sono stati più di un mattone per una salvezza sofferta), quest'anno la qualità certificata da anni di B la porta Nicholas Siega. Ormai lontane le epiche battaglie (anche da avversario al "Città di Meda" di inizi anni '10 con Casale, Pro Patria e Reggiana, il piemontese tuttofare può dire di avere respirato la quotidianità del calcio vero con sette anni e mezzo in serie B tra Vicenza, Cittadella, Pisa e Südtirol, prima del ritorno in Terza serie ad inizio anno in quel di Torre del Greco.

Che l'impatto, a livello personale, sul pianeta nerazzurro sia stia rivelando ricco di buoni auspici lo si intuisce dalla disponibilità del trentatreenne in sala stampa, tra sorrisi, riflessioni condivise e risposte a cuore aperto. La stessa generosità espressa in campo, una volta subentrato all'intervallo per conferire ulteriore solidità al centrocampo di Foschi. Il coniglio dal cilindro è di Di Nolfo, ma nell'1-0 con il quale le pantere vincono sui leoni dopo aver ammansito i tigrotti c'è anche l'esperienza di un acquisto (al debutto con i brianzoli dopo la panchina a Busto Arsizio) che può far bene, in campo come nello spogliatoio. In carriera Siega ha avuto anche mesi difficili, a Bolzano come a Torre del Greco: è quasi un destino per chi non ha un ruolo definito ma sa fare bene un po' mezzala, un po' l'esterno e un po' il trequartista. Ci sono allenatori che esaltano le pedine "fuori dalle righe" (e Foschi ha già dimostrato di appartenere a questa categoria), altri che, senza una indicazione iper-specifica del ruolo, vanno in crash di sistema: e così anche giocatori molto tecnici non solo non vengono esaltati ma, anzi, diventano quasi un problema. 

"Parto con il dire che sono contento perché non era semplice vincere contro un avversario importante per la categoria come la Feralpisalò" esordisce Siega nella conferenza post-gara quando ormai l'oscurità si riprende il "Città di Meda". "Ho cercato di dare una mano alla squadra facendo leva sulla mia esperienza, esperienza che mi agevola nel cercare di interpretare più ruoli a seconda delle esigenze di questo o quel frangente. Ho 33 anni e, sono sincero, ho vissuto gli ultimi due anni non al top della mia carriera, quindi avevo bisogno di una realtà seria e tranquilla come Renate per ricostruirmi anche mentalmente e ripartire con nuovo slancio. Facendo le debite proporzioni avevo bisogno di un ambiente "alla Cittadella", con ragazzi che seguono quella cultura del lavoro che poi porta, per esempio, ad una finale playoff per la A. Sono qui da dieci giorni ma credo di aver trovato la stessa atmosfera: questa doppia vittoria spero sia di buon auspicio. Nel corso della mia carriera ho avuto allenatori che mi hanno schierato, di fatto, in tutti i ruoli -sorride il neoarrivato in casa nerazzurra- in qualche modo il fatto che gli allenatori riconoscano nel mio gioco una certa duttilità è sempre una bella iniezione di fiducia. Mezzala e trequartista sono i ruoli che più ho interpretato in questi ultimi anni, ma ovviamente vengono prima le esigenze tattiche della squadra: oggi (ieri, ndr) ho fatto anche il mediano a due (dopo la sostituzione Vassallo-Pellizzari, ndr) che non ho quasi mai fatto, ma abbiamo vinto e conta questo. Non sono ovviamente al meglio della condizione, è normale in questo periodo, mi manca un po' il ritmo-partita, ma sono un giocatore che entra in condizione abbastanza presto e anche in merito a questo aspetto sono assolutamente fiducioso".