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Commissario Straordinario: "Questione stadio Taranto? Vi spiego cosa potrà accadere"TUTTO mercato WEB
© foto di Ninni Cannella/TuttoLegaPro.com
lunedì 8 luglio 2024, 15:30Interviste TC
di Anthony Carrano
per Tuttoc.com

Commissario Straordinario: "Questione stadio Taranto? Vi spiego cosa potrà accadere"

Negli ultimi giorni, tiene banco a Taranto la questione stadio. In occasione dei Giochi Del Mediterraneo che si terranno nella città jonica, lo stadio “Erasmo Iacovone” sarà soggetto a una massiccia ristrutturazione che vedrebbe il pericolo di esilio della squadra di calcio pugliese. Intervistato in esclusiva per i microfoni di TuttoC è intervenuto sull’argomento Massimo FerrareseCommissario Straordinario del Governo: “Non esprimo pareri sull’ultimo comunicato stampa del Taranto riguardante la questione stadio. Stiamo realizzando degli impianti importanti e chiaramente come giusto che sia, ognuno di questi ha una squadra di calcio collegata e un presidente della stessa collegato agli impianti che andremo a realizzare. Per carità, capisco che ci sono dei disagi costruendo degli impianti cosi importanti, ma da sempre ho sostenuto la realizzazione di queste opere”.

La situazione “Erasmo Iacovone” allo stato attuale?
“Si sono persi quattro anni dove i giochi erano stati già tolti a Ottobre 2003 e noi abbiamo preso questa cosa per i capelli. Per procedere dobbiamo organizzare i bandi ad agosto per iniziare in autunno e fare i lavori in diciotto mesi. Per costruire questo impianto in cosi poco tempo, chiedo un po' di pazienza a tutte le società che sono organizzate a disputare le partite all’interno di queste strutture sportive. Chiaramente Taranto è la capitale dei giochi e all’interno della città lo stadio di Taranto insieme alle piscine rappresentano il simbolo cittadino, abbiamo il dovere di realizzare questa opera”

Fattibilità del progetto?
“Ho costantemente avuto dei dubbi che tra l’altro sono stati sempre espressi da me. Da una parte ho fatto un progetto che dà la possibilità di giocare sul territorio, dall’altra invece ho comunque previsto la realizzazione di un paio di stadi dove fare gli allenamenti durante i Giochi Del Mediterraneo e utilizzare altre strutture che noi stiamo ristrutturando, più di questo non posso fare. I Giochi sono stati decretati nel 2019, purtroppo avrebbero già dovuto procedere se non proprio in quell’anno, almeno nel 2020/2021 e riuscire a capire dove far giocare la squadra di calcio durante i lavori.
Prima del mio avvento, si stava andando su un’altra tipologia di struttura che prevedeva addirittura la demolizione e la ricostruzione di uno stadio che sarebbe stato realizzato in minimo tre anni. In quel momento nessuno si è posto il problema, dove si andava a giocare in quei tre anni? Non ho ricevuto un Masterplan quando sono stato nominato Commissario Straordinario che prevedeva la possibilità di fare giocare il Taranto, nonostante non è mio dovere, mi sono prodigato e cercherò di dare una mano perché capisco dato che sono un uomo di sport e so cosa vuol dire quando sei penalizzato. Continuerò a lavorare per trovare soluzioni, ma consentitemi di dire, sono l’ultimo che avrebbe dovuto pensare a questo”.

Ipotesi diecimila spettatori?
“Sono sempre stato sincero, non ho mai sentito parlare di diecimila persone perché altrimenti vorrebbe dire avere uno stadio intero disponibile. Non credo che ci siano possibilità di vedere sugli spalti tutte queste persone”.

Difficoltà di realizzazione del progetto?
“Mi si sta chiedendo di partire quattro anni dopo avendo i piedi legati perché quando mi si dice di realizzare in diciotto mesi quello che non è stato fatto in cinque anni e lo devi fare anche facendo giocare la squadra di calcio diventa tutto complicato. Sicuramente è possibile fare questo, ma quando lo stadio lo fai in tre o quattro anni e non in un lasso di tempo cosi breve”.

Quante sono le possibilità che il Taranto possa giocare nel proprio stadio?
“Non spetta a me dire quante possibilità ha il Taranto di giocare nel proprio stadio, per quanto mi riguarda il mio dovere l’ho fatto. Grazie a me si è realizzato un progetto che in questo momento è in ‘Conferenza Dei Servizi’ ed è stato inviato anche alla ‘Commissione Di Pubblico Spettacolo’ per essere analizzato e dare la conferma se disputare le partite durante la costruzione dello stadio, se ciò non dovesse avvenire, sto comunque ristrutturando due stadi in cui sicuramente si può disputare la Serie C nel raggio di pochissimi chilometri di distanza. Quali sono? Massafra e Francavilla Fontana e in più c’è ancora uno spiraglio per Taranto che non dipenderà da me, abbiamo fatto un progetto che va in quella direzione, infatti non ho previsto la demolizione della Curva Nord perché sotto quel pezzo di stadio ci sono gli spogliatoi. Più di questo cosa posso fare”.

Massafra e Francavilla Fontana rappresentano il suo Piano B?
“Spero che le strutture da noi in procinto di realizzare per i Giochi Del Mediterraneo, possano essere utilizzate anche dalle squadre. Abbiamo ricevuto diverse proposte da altri comuni, però i miei tecnici hanno ritenuto valide le proposte di Massafra e Francavilla Fontana. Per quanto riguarda lo stadio massafrese, abbiamo pensato a una struttura di almeno quattro mila spettatori che consentirà molto probabilmente di ospitare anche le partite di calcio femminile. A Francavilla invece per fronteggiare i problemi di ordine pubblico derivanti la mancanza di parcheggi nell’area sottostante allo stadio, abbiamo previsto un ampio parcheggio che sarà a quattrocento metri andando verso la super strada dallo stadio verso la periferia, quindi i tifosi non entrerebbero con le proprie auto nella cittadina. Anche in questo caso per adeguare lo stadio per i Giochi Del Mediterraneo”.

Dove si allenerà il Taranto Calcio?
“Abbiamo pensato a tutto, anche per alcune strutture che non sono omologate per le partite ufficiali ma che andrebbero benissimo per disputare gli allenamenti. Ci sono gli stadi di Talsano e Sava che potranno essere utilizzati”.

Saranno sufficienti diciotto mesi per ridare ai tarantini il proprio stadio?
“Tocca fare un miracolo, è chiaro. Ho presentato il mio primo “Masterplan” a fine novembre, in cinque mesi abbiamo fatto tutti i progetti. Oggi tocca a me fare un miracolo ancora più grande che è quello di realizzare quest’opera in diciotto mesi. Io ci sto tentando, dobbiamo trovare tutte le soluzioni per cercare di fare quanto non fatto in cinque anni. Abbiamo bisogno della vicinanza di tutte le istituzioni e della politica che non deve litigare inutilmente come spesso scioccamente vedo fare. Questi sono degli impianti che rimarranno per altri cinquanta anni ai figli dei nostri figli, è un’opportunità unica che non ci sarà più. Utilizziamo questi fondi che erano stati già persi perché a ottobre 2023 il presidente Internazionale Dei Giochi Del Mediterraneo aveva già decretato la fine di Taranto e quindi di togliere alla città jonica i Giochi. Ho voglia di fare il massimo, spero che nessuno ci metta dei paletti creandoci degli ostacoli, penso che è il minimo che posso chiedere”.

C’è paura che lo stadio non sia pronto per i Giochi Del Mediterraneo?
“I Giochi li dobbiamo fare. Se dovesse mancare qualcosa, sicuramente termineremo il tutto al termine della manifestazione”.