L'Avellino vuole la B. Avv. Chiacchio: "I fatti rinforzano la nostra difesa"
In tarda serata l'Avellino conoscerà il suo destino, che potrebbe anche essere nuovamente in Serie B. Il club irpino, come è noto, ha presentato un ulteriore ricorso a seguito del Comunicato Ufficiale Nº 59 della FIGC dello scorso 30 agosto, attraverso il quale il commissario Fabbricini ha riaperto i termini per consentire ai club di B e C che si erano affidati a Finworld di sanare la loro posizione: in pratica, gli stessi, devono sostituire, entro fine mese, la polizza. Considerando che tra le squadre "chiamate in causa" ci sono anche Lecce e Palermo, viene da chiedersi perché per l’Avellino sia stato applicato una sorta di diverso trattamento, quando anche la compagnia fidejussoria cui si era appoggiato il club, la rumena Onix Asigurari, versava nelle stesse condizioni di Finworld (senza rating e bollata dall’Ivass già a gennaio).
Su tutto ciò, dalle colonne de Il Mattino, si è espresso uno dei due legali del club, l'avv. Eduardo Chiacchio:
"Non serve un miracolo perché gli ultimi avvenimenti, come il comunicato ufficiale del 30 agosto da parte della Figc, hanno rinforzato la nostra difesa. La disparità di trattamento è evidente e ci induce a pensare che possa esser accolto il ricorso. Il 12 luglio Fabbricini ha bocciato la Onix ma ha iscritto 12 squadre senza polizza. Molti legali della Figc non volevano far uscire quel comunicato del 30 agosto in quanto avrebbe dato la possibilità ad alcune squadre, come l'Avellino, di presentare ricorso evidenziando delle disparità di trattamento. Enzo De Vito, se il club sarà incluso in Serie B, ha già la squadra pronta".