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tmw / serie c / Girone A
Top & Flop di Renate-TriestinaTUTTO mercato WEB
Ionita, TOP Triestina
© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com
ieri alle 21:10Girone A
di Francesco Moscatelli
per Tuttoc.com

Top & Flop di Renate-Triestina

Può bastare una partita a rinnegare la storia di un mese intero. Può bastare un pomeriggio di inizio aprile per mettere il sassolino della crepa di un muro di certezze, può bastare un pomeriggio di inizio aprile per mettere forse definitivamente la parola fine a quell'altalena di tante versioni di sè. E così, se la schedina di questo Renate-Triestina indicava con buona probabilità un "1 fisso", è finita con una buona resa pecuniaria da parte di chi ha azzardato il contrario. E ad aprile ci sta sempre azzardare il contrario, perché le motivazioni contano più delle prestazioni. Ed era naturale che la Triestina, alla lunga, avesse un briciolo di fame in più rispetto ad un Renate già praticamente certo dei playoff. Infatti i nerazzurri sono apparsi più brillanti sul breve, i giuliani sono usciti alla distanza. La spizzata di Ionita su calcio di punizione di D'Urso a dieci minuti dal termine è il dettaglio che fa la differenza. Una differenza che non pesa nelle tasche nerazzure, mentre è un volano nello sprint finale dei ragazzi di Tesser. Poteva essere continuità, in ogni senso. E invece è una eterna ri-generazione, di sogni e di obiettivi.

Vediamo ora coloro che, a nostro avviso, sono risultati essere i migliori e i peggiori nella partita disputata questa sera allo stadio "Mino Favini" di Meda.

TOP:

Ghezzi-Riviera-un buon gioco nel primo tempo (Renate): il primo tempo è figlio del Renate di marzo. Che gioca, che crea, che attacca molto con gli esterni Ghezzi e Eleuteri e con la coppia di trequartisti a non dare punti di riferimento. In modo particolare l'ex-Brescia si rende pericoloso con tanti cross dalla sinistra, a riprova di una maturazione trovata (finalmente, era giunto il momento!) al suo terzo anno in Brianza, una maturazione che gli consente di esprimere le sue qualità. Bene, nei ripiegamenti difensivi, anche Riviera (anche lui in arrivo da Brescia, è un bel binario evidentemente quello tracciato con le rondinelle), alla fine una bella sorpresa in questo che è il suo primo anno nerazzurro (ha un triennale fino al 2027). Più in generale il primo tempo ha espresso un Renate sì impreciso sottoporta ma comunque propositivo e pericoloso, insomma la migliore versione di questa stagione di alti e bassi. Poi nel secondo tempo la gara è diventata più sporca e nello sporco c'è ancora, evidementemente, del lavoro da fare. E infine una considerazione più ad ampio spettro: è una sconfitta oggettivamente indolore. Domani è lunedì: che strada si deve fare per andare al "Briamasco"? NIENTE SETTIMA MERAVIGLIA, MA NIENTE DRAMMI

Ionita-Correia-la strategia della ripresa (Triestina): sofferenti certo, rinunciatari praticamente mai. Anche il primo tempo, lì dove vale la sempre facile espressione "ai punti vince..." (e qui ai punti vinceva nettamente il Renate, ma tra due mesi chi si ricorda di chi vinceva ai punti?), la Triestina ha senz'altro palesato una brillantezza più approssimativa rispetto agli avversari, a riprova anche che le sconfitte, soprattutto quelle più brucianti, lasciano sempre qualche scoria. E dunque il primo tempo ha mostrato chi ha condotto un bel marzo e chi no. Eppure anche nelle difficoltà è sembrata una Triestina che ha provato a ribattere colpo su colpo (riuscendoci a volte sì a volte no), tentando di annullare sul campo i venti punti di svantaggio rispetto alla contendente del giorno. Merito di Tesser è stato quello, nella ripresa, di cambiare registro, provando a spostare il focus della partita su un terreno differente: se nella costruzione è più produttivo il Renate, proviamo nella "distruzione ragionata". Ed è stata anche una scelta vincente, nel senso che la Triestina ha poi gli uomini per interpretare una gara di questo tipo. Rischiando sì su quel quel palo di Spedalieri, ma in qualche modo meritando lo 0-0. Che è diventato 0-1, un vantaggio (poi decisivo) costruito su una palla da fermo. Bene infine anche la difesa del gol negli ultimi dieci minuti: l'esperienza a qualcosa ancora serve. A livello di singoli: sesto centro per Ionita, altro esempio di professionalità da parte di un atleta che scende da ben altre categorie in serie C non per strappare ultimi contratti ma per fare la differenza. Bene anche Correia, fisico e piedi buoni insieme in un'unica persona. E bene anche i due centrali difensivi. IL SUCCESSO CHE CAMBIA UNA STAGIONE?

FLOP:

Qualche occasione sprecata (Renate): è stato un intervallo un po' agrodolce quello che ha visto i nerazzurri prendere il the tra un tempo e l'altro. Dolce per la consapevolezza di riuscire a "fare la partita", meno dolce perché quelle occasioni mancate poi, a volte, si pagano. Questa è stata poi una di quelle volte, anche se ormai con i playoff in cassaforte parliamo di sconfitte che fanno male il giusto. Però dopo sei sarebbe stato bello contare fino a sette perché, ad ogni modo, un bell'aprile è viatico per una post-season da prendere di slancio. Invece resta sempre la sensazione di un Renate potenzialmente molto interessante ma alla fine non del tutto espresso, visto anche che giocatori finora non troppo sulla ribalta (anche per via di infortuni) come Calì poi hanno dimostrato di essere decisivi. Poco male, è quinto posto e l'Alcione (undicesimo) è ormai molto attardato. Il resto lo farà il lavoro di una nuova settimana. LE TRAPPOLE DEL MESE DI APRILE

La coppia d'attacco (Triestina): ad aprile conta solo il risultato, il resto è buono solo per i venditori d'inchiostro. Fatta questa dovuta premessa, se è vero che il Renate nella prima frazione si era fatto preferire, è anche vero che pure la Triestina, anche se in modo più sporadico, avrebbe potuto passare in vantaggio prima dell'intervallo. Non una grande partita per Strizzolo e Olivieri dunque (il primo ha anche ciabattato con l'esterno della scarpa una occasione che è giusto definire ghiotta), ma le gare di primavera hanno come obiettivo solamente il risultato e, pertanto, non è importante chi segna. "Al di là della vittoria contava l'atteggiamento. E l'atteggiamento in campo è stato giusto, ho visto quel che dovevo vedere" la considerazione di Tesser a fine gara. Tre punti e l'immagine di una Triestina nuova. Questa volta, forse, la versione definitiva. RITROVARSI NEL MOMENTO-CLOU