
In quale divisione calcistica italiana si segnano più reti?
Il gol è senza dubbio l’elemento chiave che racchiude in sé tutta l’emozione e lo spettacolo del calcio italiano. Una partita ricca di gol, non a caso, viene considerata memorabile, mentre un match concluso a reti bianche è sempre visto come noioso, eccessivamente tecnico e poco soddisfacente. Ma ti sei mai chiesto quale sia la divisione calcistica italiana in cui si segna il maggior numero di gol?
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Nella visione comune, la Serie A viene spesso considerata la divisione più tecnica, caratterizzata da una tattica raffinata e da una minore quantità di reti. Al contrario, si pensa che la seconda e la terza divisione regalino più spettacolo, imprevedibilità e un maggior numero di gol. Ma sarà davvero così? Continua a leggere e scopri qual è la divisione che nella stagione 2023/2024 ha registrato più reti.
Un’analisi delle tre divisioni calcistiche italiane
Dando un’occhiata ai numeri registrati nella stagione 2023/2024 è senza dubbio la Serie A ad aver regalato il maggior numero di gol ai propri tifosi. Nei 380 incontri disputati, infatti, la prima divisione ha visto segnare ben 992 reti, con una media di 2,61 gol a partita. Il miglior marcatore, per l’anno interessato, è stato Lautaro Martinez, il quale tuttora milita nella squadra dell’Inter.
Come puoi notare, durante il campionato di Serie B dello stesso anno le reti segnate sono state 958, con una media di 2,52 gol per ogni incontro. I numeri sono leggermente più bassi rispetto a quelli della prima divisione, ma il distacco nel complesso non sembra essere eccessivo. La Serie C, invece, che coinvolge 60 squadre nel suo campionato, risulta essere la divisione meno proficua, con una media di 2,33 reti a partita.
Per quanto riguarda la terza divisione, i migliori marcatori sono stati Jacopo Murano, Cosimo Patierno e Cristian Shpendi del Cesena. Se volessimo prendere in considerazione anche la Serie D, durante la Coppa Italia 2023/2024 organizzata dalla lega dilettantistica sono stati messi a segno un totale di 400 reti. Dal momento che gli incontri disputati durante il torneo sono stati in tutto 168, in questo la media di gol a partita è pari a 2,38.
Ti basta questo per capire, insomma, che in quanto a numero di reti la Serie D è molto più vicina alla terza divisione rispetto a quello che si può immaginare. Ora, capirai bene che i dati analizzati sono relativi ad un solo anno di campionato, e che quindi potrebbero non bastare per decretare universalmente quale sia la divisione più proficua in termini di reti.
Eppure, queste informazioni bastano per capire che, nella realtà dei fatti, la Serie A non è così tecnica e “chiusa” come spesso si è portati a ritenere.
Perché si pensa che in Serie A si segnano meno reti?
Fin dagli anni ‘60, il calcio italiano è stato elogiato principalmente per l’attenzione verso l’assetto difensivo. Ricorderai, probabilmente, della tecnica del “catenaccio”, la quale per anni è stata tanto in voga tra gli allenatori azzurri e che vedeva una solida organizzazione difensiva delle squadre in campo. Storicamente, quindi, si è sempre stati costretti ad accettare l’idea che con l’aumentare del livello tecnico delle squadre, il numero di gol dovesse necessariamente ridursi.
E come ben saprai, la Serie A rappresenta ancora oggi la divisione più tecnica e raffinata tra tutte, che offre equilibrio e meno spazio per le azioni offensive sfrenate. In realtà, molte cose sono cambiate negli ultimi anni, e come qualcuno direbbe “il calcio italiano è sempre meno italiano”. Sebbene molti allenatori italiani continuano a preferire una gestione prudente del gioco, da qualche anno la prima divisione ha visto protagonisti anche tecnici aperti a nuove idee e sempre più influenzati dalle modalità e dagli assetti del calcio internazionale.
Ti stupirà sapere, infatti, che attualmente la maggior parte delle reti in Serie A viene effettuata tramite modalità “open play”, con azioni manovrate o da transizione. Questo tipo di approccio, prevede che la struttura della squadra possa cambiare in modo dinamico in base alla posizione della palla in campo o ai movimenti degli avversari durante il gioco. Una modalità che, senza alcun dubbio, si distanzia in modo evidente da quelle utilizzate nel calcio italiano anni ‘60.
Stando ai dati raccolti durante la Serie A 2020/2021, le reti messe a segno tramite manovre open play erano pari al 73,7%, seguite immediatamente dai gol da corner che ammontavano all’11,9%. Come puoi osservare, le reti segnate da calcio di punizione in modo diretto o indiretto si attestano su percentuali minime. Persino i rigori riflettono una percentuale più elevata, e nel caso della stagione 2020/2021 ammontava al 10,7%.
Le tre divisioni più equilibrate che mai
Come puoi vedere, insomma, anche il calcio muta insieme con tutti gli altri aspetti della nostra società. Se anche tu vivi ancora nella consapevolezza che la Serie A sia ancora la divisione chiusa, tecnica e raffinata di un tempo, questi dati potrebbero farti riflettere sul contrario. Nel 2023/2024, infatti, la prima divisione calcistica ha registrato il maggior numero di reti, superiore persino a quelle messe a segno durante i campionati di Serie C e Serie D.
Del resto, se sei un amante del calcio italiano, avrai sicuramente notato che le competizioni moderne sono caratterizzate da altissimi livelli di competitività e da assetti offensivi estremamente rapidi e dinamici. L’attenzione al mantenimento del punteggio e alla solidità difensiva, chiaramente, sono rimasti, ma sicuramente in misura minore rispetto agli anni ‘50 e ‘60.
E questo, senza dubbio, è un elemento che non può che rendere felici i tifosi, dal momento che i match sono decisamente più vivi e ricchi di colpi di scena. A questo punto, potrebbe essere utile attendere la conclusione della nuova stagione di Serie A ed effettuare nuove analisi sui gol complessivi realizzati. Credi che la stagione 2024/2025 potrebbe cambiare le carte in tavola? Non ci resta far altro che scoprirlo!







